Il progetto mira a superare i problemi connessi alla riduzione e controllo delle perdite e della pressione introducendo soluzioni intelligenti e innovative attraverso un mix di azioni che prevedono per ciascun comune le seguenti attività:
REACT EU
Il finanziamento che ammonta a 50,5 M€ prevede interventi su n°18 comuni gestiti da Acquedotto Lucano al fine di ridurre le dispersioni idriche nelle reti di distribuzione più critiche e consentire il raggiungimento degli obiettivi di qualità tecnica previsti dal regolatore nazionale ARERA garantendo un miglior servizio ai cittadini.
Nel dettaglio, per ciascun comune individuato, le seguenti attività previste sono:
- definizione iniziale del livello di conoscenza e digitalizzazione iniziale,
- calcolo del bilancio idrico e dei KPI per la definizione della baseline,
- definizione per ogni sistema idrico del mix più appropriato di attività e tecnologie per la riduzione delle perdite,
- stima degli obiettivi da raggiungere in base alle performance iniziali, alle caratteristiche dei sistemi idrici e al mix di attività e tecnologie scelte,
- completamento e aggiornamento della cartografia e completamento della misura,
- adeguamento del sistema di telecontrollo,
- modellazione matematica dei sistemi idrici,
- progettazione e creazione di zone di pressione e distretti,
- ricerca attiva delle perdite,
- monitoraggio continuo di perdite, pressioni e transitori di pressione ed eliminazione dei transitori,
- ottimizzazione dei pompaggi,
- sostituzione del parco contatori con contatori di tipo smart (solo sui comuni di Potenza, Matera, Lauria, Rionero in Vulture e Melfi),
- analisi delle rotture ed ottimizzazione dei tempi di riparazione,
- implementazione di sistemi di supporto decisionale (DSS) per il monitoraggio permanente dei distretti,
- sostituzione selettiva di prese e reti identificate mediante un approccio di asset management che ne giustifichi la priorità,
- altre attività di efficientamento dei sistemi idrici (monitoraggio utenti speciali, verifica antincendio, ricerca allacci abusivi ecc..).
I territori individuati sono quelli con i valori più elevati dell’indicatore M1 (livello delle perdite in rete), della frequenza di rottura della rete BFIm >5, con volumi delle perdite totali >200.000 m3/anno, e riguardano i seguenti 18 comuni: Barile, Calvello, Corleto Perticara, Ferradina, Grassano, Marsicovetere, Maschito, Matera, Melfi, Paterno, Pisticci, Pomarico, Potenza, Rionero in Vulture, Stigliano, Tito e Viggiano.
Particolare importanza per l’implementazione delle attività previste nel React Eu, è la digitalizzazione dei processi di gestione attraverso il rilievo delle reti e dei manufatti gestiti. I dati raccolti, georiferiti spazialmente, alimenteranno il sistema informativo aziendale e opportunamente analizzati alimentano un sistema di supporto alle decisioni sotto forma di cruscotti riepilogativi e indicatori chiave di performance (KPI) degli schemi idrici. Si è proceduto pertanto alla mappatura, alla restituzione su GIS, alla modellazione idraulica e allo studio della rete in maniera da individuare le azioni necessarie alla distrettualizzazione, alla riduzione delle perdite ed in definitiva al bilancio idrico delle reti interne interessate.
Tappa fondamentale per l’implementazione del progetto è l’installazione dei misuratori di portata e livello negli impianti sprovvisti, e, nella tabella sottostante è riportato il quadro riassuntivo della strumentazione da installare per ciascun Comune.
Le prestazioni oggetto dell’appalto sono articolate secondo una sequenza logica di 11 fasi, declinate di seguito:
- Redazione del cronoprogramma delle attività dei servizi e lavori oggetto dell’appalto;
- Mappatura delle reti attraverso rilievo georeferenziato, ispezione delle opere puntuali, tracciatura delle condotte e restituzione informatizzata delle reti idriche e degli impianti;
- Diagnosi idraulica e funzionale delle reti e degli organi idraulici dei sistemi acquedottistici tramite monitoraggi in rete di portata e di pressione (campagne temporanee);
- Costruzione e calibrazione del modello idraulico;
- Definizione di una base line del valore di perdita e del valore obiettivo;
- Ricerca ed individuazione delle perdite occulte;
- Progettazione ottimale del funzionamento idraulico delle reti, mediante riduzione della pressione e distrettualizzazione, attraverso verifiche di campo e utilizzo del modello di simulazione idraulica, al fine della riduzione permanente delle perdite idriche e della frequenza di rotture su condotte ed allacciamenti, con indicazione della ubicazione e della tipologia delle camerette di controllo;
- Progettazione degli interventi di sostituzione delle condotte ammalorate (individuazione delle reti a rischio di rottura ai fini della successiva sostituzione);
- Riparazione delle perdite, sostituzione condotte ammalorate e lavori di distrettualizzazione (escluso dal presente appalto: Azione 2 del React-EU)
- Attivazione del sistema di gestione della pressione;
- Misura del beneficio ottenuto con la valutazione del recupero idrico (che si otterrà dopo l’esecuzione degli interventi di distrettualizzazione, riduzione delle perdite, ricerca e eliminazione perdite, sostituzione condotte no-regret).
Particolarmente importante per il raggiungimento dell’obiettivo dichiarato di riduzione delle perdite è l’attività di sostituzione delle condotte ammalorate per le quali risulta antieconomico intervenire. Rappresenta la “messa a terra” di quanto previsto dalle attività di mappatura e ingegnerizzazione delle reti.
Ulteriore operazione riguarda la sostituzione di contatori smart su circa 70.000 utenze (1/4 del totale) mediante la quale si prevede di migliorare l’accuratezza della misura dell’acqua fatturata, avere un dato di consumo aderente alla situazione reale, alimentare i valori necessari alla redazione del bilancio idraulico.
PNRR M2C4 – 4.2
L’Ambito di Intervento del presente progetto è da considerarsi complementare a quello definito nel precedente progetto del REACT EU. L’individuazione dei territori inseriti è il risultato di una analisi delle performance condotta per tutti i sistemi idrici gestiti da Acquedotto in termini di perdite idriche, rotture e controversie legali con gli utenti, inserendo tra i parametri di scelta anche la possibilità di utilizzare fonti di approvvigionamento alternative.
Il numero di Comuni che quindi rientrano a far parte di questo progetto è pari a 42, che si aggiungono ai 18 inseriti nel progetto REACT EU e ricadono nei 6 Centri Operativi in cui è suddiviso l’operatività di Acquedotto Lucano.
I suddetti Comuni sono caratterizzati da un totale di reti di distribuzione pari a 3.200 Km e da 1.466 Km di condotte di adduzione, per un complessivo di utenze servite pari a circa 110.300.
Elenco comuni interessati dal PNRR M2C4 Inv. 4.2
Il dettaglio delle varie azioni previste in questa misura è di seguito riportato:
PNRR M2C4 – 4.1
Gli interventi previsti nella presente misura riguardano l’adeguamento funzionale ed il rifacimento di 2 grandi schemi situati nel quadrante Nord-Ovest della Regione.
In particolare lo schema Melandro interessa i comuni di Balvano, Vietri di Potenza, Savoia di Lucania, Sant’Angelo le Fratte e Brienza tutti ricadenti nella provincia di Potenza. La lunghezza complessiva delle condotte adduttrici appartenenti allo Schema Melandro è di circa 40 Km.
Lo schema acquedottistico ricade nei comuni di Ruvo del Monte, Rapone, Pescopagano, Castelgrande, Muro Lucano, Bella e Baragiano nella provincia di Potenza e la lunghezza complessiva delle condotte adduttrici appartenenti allo Schema Marmo è di circa 60 Km.
Al fine di soddisfare le esigenze idropotabili delle reti ricadenti nei 2 schemi e di ottimizzare i costi di sollevamento, sono stati individuati una serie di interventi scaturiti dall’analisi delle principali problematiche riscontrate durante la gestione delle reti. Per le opere puntuali, quali pozzi, cabine elettriche, serbatoi e ISI (impianti di sollevamento idrico), sono stati eseguiti sopralluoghi dai quali è stato possibile constatare lo stato di fatto degli impianti e le relative tipologie di intervento atte a ripristinarne o potenziarne le caratteristiche funzionali. Per le condotte l’analisi si è basata sulle informazioni archiviate nel SIT di AL relativamente agli interventi di manutenzione eseguiti negli anni, ciò al fine di stabilire una priorità di intervento partendo da quelle per le quali si è intervenuti con maggiore frequenza e che rientrano quindi nelle condizioni cosiddette “no regrets” ovvero classificabili quali “non prorogabili”. Le due principali cause dalle quali scaturiscono gli interventi di manutenzione sulle condotte sono la vetustà e la presenza di movimenti franosi. Nel primo caso si verificano infatti rotture parziali (fori per le condotte metalliche o fratture longitudinali per quelle in PEAD), nel secondo caso si hanno prevalentemente delle rotture che interessano l’intera sezione circolare.
Alla luce di tali valutazioni le tipologie di intervento inserite nel progetto sono:
- il riefficientamento dei pozzi;
- il rifacimento delle camere di manovra dei serbatoi;
- il revamping delle cabine elettriche a servizio dei pozzi e degli impianti di sollevamento;
- lo spostamento di condotte adduttrici interessate frequentemente da frane;
- il rifacimento di tratti di condotta ammalorate in acciaio.