15/07/2014

La direttiva europea 2009/125/EC sugli Energy Related Products

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Nel caso delle pompe per acqua esistono larghi margini di risparmio energetico, in quanto circa il 20% dell’energia consumata annualmente dai motori elettrici si riferisce all’accoppiamento con una pompa.
La nuova direttiva europea 2009/125/EC amplia il campo di azione della precedente, oltre all’Ecodesign, cioè alla progettazione ecocompatibile, prende in esame come il prodotto viene utilizzato per ottenere ulteriori riduzioni del consumo energetico (Extended Product Approach). Nell’ambito dell’industria dei produttori di pompe, queste indicazioni stanno portando all’individuazione di metodi per valutare l’efficienza di una pompa all’interno di un sistema di pompaggio (System Approach) o di un sistema di pompaggio all’interno di una complessa rete di distribuzione idrica.
Nel caso dell’efficienza energetica delle pompe, la direttiva 2009/125/EC ha già determinato l’emissione del Regolamento Europeo 2012/547/EC che fornisce prescrizioni e metodi di valutazione della rispondenza di ciascun prodotto alla direttiva. L’industria dovrà progressivamente mettere in produzione pompe caratterizzate da una efficienza superiore a un indice di performance, il Minimum Efficiency Index (MEI), variabile con la portata e con il numero di giri caratteristico, secondo un’unica legge comune a tutte le pompe di una stessa tipologia.
L’impiego di un’unica legge di variazione del MEI può penalizzare alcune tipologie di pompe, che manifestano, in alcuni campi di portata, efficienze nettamente minori rispetto all’insieme delle macchine sottoposte ai test e che hanno portato alla scrittura del regolamento. Questa situazione si manifesta, ad esempio, quando è necessario coprire un ampio campo di condizioni di funzionamento senza poter incrementare, oltre certi limiti, la dimensione geometrica della macchina, come nel caso delle pompe sommerse utilizzate per il sollevamento di acque di falda.
Una situazione anomala si rileva anche nel confronto fra diverse tipologie di pompe in rapporto al metro che è stato usato per la loro classificazione secondo il MEI. Se si esaminano le pompe multistadio ad asse verticale (MS-V) e le pompe multistadio sommerse (MSS), e si confrontano due modelli con la stessa portata di massimo rendimento, s

i può osservare come le pompe MSS più performanti presenti sul mercato non potranno mai raggiungere i rendimenti medi detenuti dalle pompe MS-V.
I Gruppi di Lavoro (WG) ed i Comitati Tecnici (CT) europei, in ambito CEN ed EUROPUMP, al lavoro sul System Approach e sull’Extended Product Approach trovano varie difficoltà per la complessità del tema, in mancanza di criteri semplici per la determinazione dell’efficienza di una pompa all’interno di un sistema di pompaggio.

Si sta cercando di definire un Energy Efficiency Index (EEI) legato alle condizioni di impiego della pompa e del dispositivo di comando. L’ipotesi di lavoro è quella di individuare il valore dell’EEI in condizioni di lavoro standard, come quelle riportate in figura 1 per sistemi a numero di giri fisso, o in figura 2 nella regolazione con inverter.
La direttiva europea 2005/32/EC (Product Approach) ha generato stringenti regolamenti per promuovere il risparmio energetico per le apparecchiature che utilizzano energia elettrica. Con l’obiettivo di ottenere un miglioramento della qualità ambientale attraverso una riduzione dei consumi energetici si è intervenuti per migliorare l’efficienza delle pompe immesse sul mercato.

di O. Fecarotta, A. Carravetta – Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”

L. AntipodiCaprari s.p.a.

 

Questo abstract fa parte di una serie di interventi tecnici che verranno presentati durante il Convegno “Università e mondo dell’industria: collaborazione e trasferimento tecnologico” – H2O Bologna 22/24 ottobre.
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