Dopo quelli di “Higas” ed “Edison”, anche Ivi Petrolifera ha presentato il suo progetto per la realizzazione di un deposito costiero di gas naturale liquefatto nel porto industriale di Santa Giusta-Oristano.
Il deposito, che dovrebbe essere realizzato in un’area a circa 350 metri di distanza dal deposito di oli minerali esistente, gestito sempre da Ivi, avrà una capacità di 9.000 metri cubi, distribuiti in 9 serbatoi criogenici da 1.000 metri cubi ciascuno e sarà approvvigionato con navi gasiere di piccola taglia, di capacità compresa tra i 4 e i 5.000 metri cubi.
Per l’ormeggio delle navi sarà utilizzata l’esistente banchina a servizio del deposito oli, in corrispondenza del quale il fondale è caratterizzato da una profondità media di 12 metri.
Anche questo deposito costiero entrerà a far parte del quadro complessivo di alimentazione e approvvigionamento che sta prendendo corpo in Sardegna ed avrà il suo punto forte nella dorsale del gas, della quale è stato presentato il progetto per la prima parte, quella che interessa le zone del centro-sud dell’Isola. In questo quadro i tre depositi costieri renderanno il porto industriale di Oristano un luogo privilegiato per l’approvvigionamento dell’intera regione. Dai depositi la distribuzione del gas avverrà, almeno nelle previsioni del progetto della Ivi, mediante autobotti di capacità di circa 50 metri cubi e via mare, tramite bettoline con capacità di carico di 500 metri cubi.
Per alcuni comuni limitrofi al deposito ci sarà poi la possibilità di approvvigionare le proprie reti cittadine del gas con il “Gnl” del porto industriale. Il Consorzio industriale, inoltre, dovrebbe realizzare la rete di approvvigionamento dell’area a ridosso del porto, consentendo alle aziende insediate di realizzare un importante risparmio sulle spese per l’energia.