Una prima proposta sul “market coupling” e il comune auspicio di raddoppiare l’elettrodotto che connette i due Paesi, sono le novità emerse a Podgorica nel secondo Tavolo Energia tra Italia e Montenegro, organizzato dall’Ambasciata d’Italia nel Paese balcanico, in collaborazione con ARERA, il MASE e la BES (Balkan Energy School).
L’avvio delle negoziazioni
Il “Kick off Meeting” si era tenuto a Roma presso il Dipartimento Energia del Ministero lo scorso 24 maggio. I lavori in Montenegro sono stati aperti dal Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani e la delegazione italiana a livello tecnico è stata guidata dal Direttore Generale Alessandro Noce, DG Mercati e Infrastrutture Energetiche.
Il MASE, nel corso dell’incontro tecnico ha presentato alle controparti una prima proposta dei principali elementi di un Memorandum of Undestanding sul “market coupling”, che intende rappresentare la cornice istituzionale predisposta dai Ministeri dell’Energia di Italia e Montenegro, per favorire l’accoppiamento dei mercati, a cui faranno seguito accordi tecnici fra gli attori coinvolti, in particolare modo le due Autorità di regolazione (ARERA e REGAGEN), gli Operatori di Trasmissione e le Borse elettriche dei rispettivi Paesi
Il raddoppio della capacità elettrica
In merito ai possibili sviluppi dell’elettrodotto Italia-Montenegro, è stato ribadito in più occasioni il comune auspicio a che si possa realizzare il raddoppio della sua capacità, accrescendo l’integrazione tra i mercati elettrici dei Balcani e quelli della UE, con effetti positivi sui prezzi e sulla sicurezza energetica di entrambe le regioni.
I benefici che potrà apportare il raddoppio del cavo dipenderanno dalla realizzazione di alcuni presupposti, consistenti soprattutto nel completamento della rete di trasmissione e dallo sviluppo dei mercati elettrici in Montenegro, Serbia e Bosnia – Erzegovina. Anche per favorire questi sviluppi i due Paesi stanno portando avanti la collaborazione che ha nel Tavolo uno dei suoi principali strumenti.