Italgas stringe sul dossier 2i Rete Gas per realizzare l’aggregazione con il secondo operatore nazionale della distribuzione gas. Il gruppo ha concluso la due diligence della società controllata dal fondo infrastrutturale F2i sgr (al 63,9%) e partecipata dal fondo pensione olandese Apg Asset Management e dal gruppo francese di private equity Ardian, tramite Finavias.
L’esame dei conti non ha fatto emergere ostacoli all’operazione, il cui valore dovrebbe superare i 5 miliardi di euro. La prossima mossa di Italgas pertanto sarà convocare un consiglio di amministrazione per approvare l’acquisizione e definirne le modalità di finanziamento.
Le risorse per l’operazione
A tale proposito la stessa Italgas aveva annunciato che per l’acquisizione avrebbe fatto ricorso inizialmente al fabbisogno finanziario mediante un prestito-ponte garantito da Jp Morgan. Il rifinanziamento di tale debito potrà avvenire tramite una combinazione di strumenti di capitale, debito o ibridi. Qualora Italgas decidesse di procedere a un aumento di capitale, che, secondo stime preliminari, potrebbe ammontare a un miliardo, Cassa Depositi e Prestiti, primo azionista di Italgas con il 26% attraverso Cdp Reti, si è già detta disponibile a fornire il suo supporto.
I numeri di 2i Rete Gas
2i Rete Gas ha chiuso il 2023 con un utile di 182,1 milioni, un ebitda di 546,3 milioni e ricavi rettificati, al netto delle componenti contabili che trovano diretta contropartita nei costi e di poste straordinarie, in aumento dell’11,7%, a 815 milioni di euro. Il debito finanziario è di 3,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2023. A fine maggio 2023 il gruppo ha collocato un nuovo bond da 550 milioni di euro,con scadenza giugno 2033 con una cedola 4,375%, quotato nel mercato Euronext Dublin, dove sono già quotati altri 5 bond di 2i Rete Gas. Il bond era stato lanciato insieme all’annuncio di un’offerta di riacquisto del bond da 600 milioni di euro a scadenza luglio 2024. Il bond in questione era parte dell’emissione inaugurale da 1,35 miliardi di euro complessivi di 2i Rete Gas condotta nel luglio 2014 per rifinanziare il debito bancario e che comprendeva anche un altro bond da 750 milioni a scadenza luglio 2019. Lo scorso giugno, invece, il gruppo ha rifinanziato il debito bancario, assicurandosi un nuovo finanziamento revolving da 200 milioni da un pool di banche.
Un colosso della distribuzione gas
Il matrimonio fra le due maggiori realtà attive nella distribuzione del metano potrebbe comportare rischi antitrust. Questione che, comunque, diventerà di attualità solo dopo la firma dell’intesa definitiva e sarà competenza dell’autorità della concorrenza dirimerla.