7,8 miliardi di euro dedicati principalmente allo sviluppo di asset e attività di distribuzione del gas in Italia e in Grecia, all’efficienza energetica e allo sviluppo nel settore idrico. È il nuovo Piano strategico 2023-2029 di Italgas, che ha un altro suo punto centrale nella digitalizzazione, con la creazione di un network interamente digitalizzato, pronto alla distribuzione di gas rinnovabili e dunque al servizio della transizione ecologica. Così come un altro perno si conferma la sostenibilità, che riguarda tutto il Gruppo, quindi anche l’operatore della distribuzione greco Depa Infrastructure, con obiettivi di riduzione dei consumi energetici netti e di riduzione delle emissioni Scope 1, 2 e 3 al 2028 e al 2030, in linea con il target di neutralità carbonica al 2050.
4,6 miliardi alla distribuzione gas in Italia
La quota maggiore delle risorse, ben 4,6 miliardi, sono dedicati allo sviluppo e l’upgrade della rete italiana della distribuzione del gas. Nel dettaglio, 1,6 miliardi di euro (+100 milioni circa rispetto al precedente Piano) vanno ai programmi di trasformazione digitale della rete con l’obiettivo di disporre già dal prossimo anno di un network interamente digitalizzato e, per il 90%, controllato da remoto attraverso DANA (Digital Advanced Network Automation), il software proprietario.
Tali investimenti creeranno, inoltre, le condizioni per allacciare alla rete di distribuzione italiana e greca circa 400 impianti di biometano e di sviluppare la tecnologia del reverse flow verso la rete di trasporto per consentire l’accoglimento senza limiti dei quantitativi non consumati a livello locale.
In tale contesto di rete digitale e multigas, prosegue lo sviluppo dello smart meter proprietario “H2 ready”. Il primo prototipo, realizzato con materiali riciclati e riciclabili, è previsto entro quest’anno e lo sviluppo industriale nei prossimi due. Dal 2025-2026 partirà la sua installazione in sostituzione dei contatori con tecnologia Gprs, in via di dismissione.
Completare la metanizzazione in Sardegna
2,9 miliardi di euro sono destinati alla prosecuzione delle attività di repurposing, sviluppo e miglioramento delle infrastrutture esistenti. Di questi, circa 170 milioni vanno al completamento della metanizzazione della Sardegna, con la costruzione delle ultime reti “native digitali” e conversione a gas naturale delle reti alimentate ad aria propanata e GPL. Attraverso Medea, il Gruppo è il principale operatore dell’isola con una presenza, totale o parziale, in due terzi dei Bacini in cui è suddivisa (24 su 38), 2.500 chilometri di reti gestite (1.500 digitalizzati), 78 comuni serviti dal metano e 67 depositi criogenici di gas naturale liquefatto (GNL).
Il Piano destina 100 milioni alla crescita per linee esterne nel gas attraverso operazioni selezionate.
Lo sviluppo della rete in Grecia
900 milioni è la cifra per lo sviluppo del network greco, sia in termini di estensione sia di digitalizzazione per abilitarla alla distribuzione dei gas rinnovabili. Le risorse permetteranno di portare la rete dai 7.491 chilometri del 2022 a circa 11.000 chilometri a fine Piano (+47% circa).
Crescere ancora nell’idrico
Alla diversificazione del business sono dedicati 800 milioni, destinati principalmente alla crescita nell’idrico e nell’efficienza energetica. Per quanto riguarda il primo l’impegno è superiore ai 400 milioni destinati ad acquisizioni mirate e all’applicazione alle reti delle best practice e tecnologie sviluppate nella distribuzione del gas. Circa 115 milioni di euro sono riservati al perfezionamento dell’acquisizione delle partecipazioni detenute dal Gruppo Veolia nel Lazio, Campania e Sicilia.
300 milioni vanno al business dell’efficienza energetica, che rappresenta una leva fondamentale per i target indicati dal REPowerEU e sempre più centrale nelle strategie di sviluppo di Italgas.
Gare Atem
Altro obiettivo strategico del Gruppo è rafforzare ulteriormente la sua presenza nella distribuzione gas, puntando a raggiungere un market share del 45%, rispetto al 34% attuale. A tale scopo 1,5 miliardi sono dedicati alla partecipazione alle gare Atem e allo sviluppo delle concessioni acquisite.
I target d sostenibilità
Importanti gli obiettivi anche nel campo della sostenibilità. Il gruppo ha fissato un primo target nella riduzione del 27% dei consumi energetici netti al 2028 e del 33% al 2030, rispetto al 2020. Il target contempla il rollout in Grecia delle iniziative di efficientamento energetico e di digitalizzazione e ottimizzazione del sistema di controllo e gestione di tutti gli asset operativi e lo sviluppo di nuove iniziative, facendo leva sia sull’expertise della ESCo del Gruppo, Geoside, sia su attività di scouting e collaborazione con start-up innovative focalizzate sull’innovazione tecnologica.
Altri obiettivi includono il taglio del 34% delle emissioni climalteranti (Scope 1 e Scope 25) al 2028 e del 42% al 2030 (sempre rispetto al 2020), applicati all’intero Gruppo. E del 30% al 2028 e del 33% al 2030 delle emissioni di gas serra dello Scope 3 (supply chain).