23/05/2025
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Italgas, Gaxa e Granarolo: idrogeno verde per lo stabilimento Casearia Podda in Sardegna

Una miscela contenente idrogeno a servizio dello stabilimento produttivo Casearia Podda di Granarolo a Sestu, in provincia di Cagliari. È quanto prevede l’accordo siglato da Italgas, Gaxa e Granarolo, per la fornitura della miscela combustibile a partire da settembre del prossimo anno, che segna un primato: per la prima volta nel nostro Paese una miscela con idrogeno fino al 20% sarà messa a disposizione di un’attività produttiva in modo continuativo. L’idrogeno sarà quello prodotto dall’impianto Power to Gas, realizzato dal colosso della distribuzione gas, sempre a Sestu, e che entrerà in esercizio a fine estate 2025. Un impianto in grado di produrre il vettore green da fonti rinnovabili, nello specifico da fotovoltaico, offrendo un importante contributo alla decarbonizzazione dei consumi finali del gruppo lattiero-caseario in Sardegna e dei territori locali.

Reti native digitali funzionali alla transizione energetica

Nello specifico, l’idrogeno verde sarà prodotto attraverso il processo di elettrolisi dell’acqua e distribuito in miscele che conteranno anche gas naturale mediante le reti “native digitali” posate da Medea, la società del Gruppo Italgas, in Sardegna. Un’infrastruttura tra le più avanzate d’Europa, già in grado di accogliere mix di gas, fossile e rinnovabile, processandolo attraverso Nimbus, lo smart meter già pronto per l’idrogeno. La miscela arriverà allo stabilimento di Granarolo grazie alla fornitura di Gaxa, principale fornitore di gas, luce e servizi nell’Isola, che già oggi fornisce metano, gas di città ed energia elettrica a oltre 85.000 clienti puntando a raggiungere i 100.000 clienti entro l’anno.

La riqualificazione dello stabilimento

Da parte sua il Caseificio Podda potrà utilizzare la miscela di idrogeno e gas naturale grazie alla riqualificazione tecnologica dell’impianto di produzione vapore del caseificio della quale si sta occupando Geoside, ESCo sempre del Gruppo Italgas. A breve verranno sostituiti due vecchi generatori di vapore funzionanti a olio combustibile con tre nuovi generatori dotati di bruciatori innovativi, capaci di utilizzare miscele di metano e idrogeno con percentuali di blend fino al 30%. Un intervento, realizzato con il modello Energy Performance Contract”, finanziato e gestito da Geoside, permetterà di rendere più sostenibile energeticamente la produzione dello stabilimento, aumentandone la capacità produttiva e garantendo la sicurezza di funzionamento del ciclo produttivo.

Sardegna all’avanguardia nell’idrogeno

«La Sardegna si conferma un territorio d’elezione per Italgas. Le nostre reti “native digitali” hanno abilitato da tempo il processo di decarbonizzazione dei consumi che ora, grazie all’impianto Power to Gas, accelera in maniera significativa verso un futuro a zero emissioni nette – ha commentato Pier Lorenzo Dell’Orco, Amministratore Delegato di Italgas Reti . Distribuendo blend con idrogeno fino al 20% a servizio di un’attività produttiva, non solo centriamo un risultato senza precedenti, ma stiamo mostrando nel concreto l’avanguardia del nostro network e le importanti possibilità di sviluppo sostenibile che si schiudono per il territorio. È solo l’inizio, presto l’idrogeno sarà messo a disposizione anche del trasporto pubblico locale e dei consumi domestici, l’energia del futuro è già realtà per la Sardegna».

Più produttività, meno impatto sull’ambiente

«Abbiamo trovato in Italgas e Gaxa partner in grado di recepire la nostra volontà di ridurre in tutti gli stabilimenti del Gruppo l’impatto ambientale generato ha commentato il Presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari –. A Sestu siamo stati in grado di coniugare efficienza economica e riduzione dell’impronta carbonica, da una parte sostituendo caldaie obsolete con caldaie di nuova generazione, in grado di garantire rendimenti migliori, dall’altra introducendo un combustibile innovativo come l’idrogeno che contribuisce alla riduzione della CO2 emessa e rappresenta anche per noi una nuova frontiera in Sardegna e in altri contesti».

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