Italgas rilancia sugli investimenti. Il principale distributore gas italiano ha presentano il Piano Strategico al 2027, che aggiorna quello dello scorso ottobre che aveva come orizzonte il 2026. Il nuovo documento porta gli investimenti da 7,4 a 7,9 miliardi di euro, con l’obiettivo di rendere la società protagonista della transizione energetica, in linea con i target europei di decarbonizzazione.
Funzionale all’obiettivo, il completamento della digitalizzazione dell’infrastruttura e l’impulso allo sviluppo dei gas rinnovabili e dell’efficienza energetica. Perni sui quali si articolerà l’azione di Italgas nei prossimi, insieme all’estensione della rete, anche attraverso nuove acquisizioni e le gare Atem.
Digitalizzazione della rete
Non a caso 1,4 miliardi (+300 milioni rispetto al precedente Piano), sono destinati a portare a termine i programmi di digitalizzazione dell’intero network, con la realizzazione di reti smart capaci di accogliere gas rinnovabili. Gas quali il biometano (oggi già ampiamente disponibile e atteso in forte sviluppo nell’arco del prossimo decennio), il metano sintetico e l’idrogeno verde.
In particolare, entro il 2022 si prevede la sostituzione e l’upgrade di oltre 7.000 impianti di regolazione della pressione (GRF e IRI). Il piano prevede inoltre l’installazione massiva di sensori e valvole di sezionamento telecomandate per il rilevamento dei parametri di funzionamento della rete e la gestione da remoto.
In tale quadro si inserisce il progetto “Power to Gas” in Sardegna. Il progetto del Gruppo prevede la produzione di idrogeno verde, che sarà operativo sempre nel prossimo anno.
Il repurposing della rete
La parte più consistente delle risorse, ben 3,1 miliardi, è dedicato al repurposing, sviluppo, miglioramento e upgrade delle infrastrutture esistenti. Di questi, 2,1 miliardi sono indirizzati a:
- manutenzione
- riduzione delle emissioni fuggitive dalla rete
- estensione del network
- completamento del programma di conversione a gas naturale delle reti a GPL
L’obiettivo è di far evolvere i programmi di manutenzione da tradizionali a predittivi, pianificando gli interventi sulla base dell’analisi dei dati operativi raccolti real time dal campo attraverso la nuova sensoristica integrata alla rete. 1 miliardo va poi alla costruzione di nuove infrastrutture negli Atem già aggiudicati a Italgas (Belluno, Valle d’Aosta, Torino 1e Torino 2).
Altri 300 milioni vanno al completamento del piano di metanizzazione della Sardegna, dove Italgas ha già realizzato 900 dei 1100 km di rete, tutte native digitali, del progetto. Programma che prevede anche la conversione a gas naturale delle reti attualmente alimentate a GPL e ad aria propanata.
Acquisizioni e gare Atem per crescere ancora
Ma la società punta ad aumentare ancora di più il suo peso nel settore, attraverso nuove acquisizioni, per le quali il Piano mette a disposizione 380 milioni. Il programma in questo caso prevede l’acquisizione di ulteriori 150.000 punti di riconsegna al 2027 e il controllo diretto di infrastrutture oggi gestite da società partecipate non consolidate.
Importanti risultati su questo fronte sono attesi dalle gare Atem, che secondo le stime di Italgas potrebbero portarne la quota di mercato dall’attuale 35% al 45%, e per le quali sono pronti 2 miliardi di euro. Di questi, 1,4 miliardi saranno dedicati all’acquisizione delle reti di terzi negli ambiti che la società si aggiudicherà, e la parte restante alla manutenzione, ammodernamento ed estensione delle infrastrutture acquisite.
I nuovi business dell’efficienza energetica e dell’acqua
Il piano prevede anche 180 milioni di euro da investire nello sviluppo di nuovi settori, in modo da ampliare il giro d’affari. In particolare, nell’efficienza energetica e nel ciclo dell’acqua. Per quanto riguarda il primo, la controllata Seaside è destinata a diventare una leva sempre più importante nelle attività di decarbonizzazione e di risparmio energetico. Con l’incorporazione di Toscana Energia Green, completata il mese scorso, la società ha ampliato il proprio perimetro grazie all’acquisizione di ESCo Ceresa, specializzata nella fornitura di servizi energetici, con un portafoglio di 3.700 clienti (di cui oltre 800 condomini) prevalentemente nell’area di Torino.
Gli investimenti per il settore idrico ammontano invece a 120 milioni di euro. Parte dell’impegno sarà destinato alle reti idriche attualmente in gestione per le quali proseguiranno i programmi di applicazione delle best practice e delle tecnologie sviluppate nell’ambito della distribuzione del gas.
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