Prende il via «3D Asset Mapping», un’iniziativa di Italgas finalizzata al rilevamento digitale delle reti di distribuzione del gas, sia sotterranee che in superficie. Si tratta del primo progetto di questo genere in Italia, che permetterà a Italgas e ai comuni serviti di disporre di mappe digitali e aggiornate delle reti presenti nei rispettivi territori, dando vita a importanti ricadute in termini di maggiore sicurezza degli interventi su sottoservizi e impianti.
120 comuni per iniziare
La prima fase del progetto, la cui conclusione è prevista nel corso del 2025, interesserà oltre 120 comuni, distribuiti tra Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Lazio, Molise, Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia, per complessivi 5.500 chilometri circa di estensione. Nello specifico, l’attività partirà da 28 comuni delle province venete di Padova, Verona e Vicenza, per poi estendersi al resto del Paese.
I vantaggi delle nuove tecnologie
Con il supporto di un automezzo equipaggiato con apparecchiature avanzate, che nelle ore diurne si muoverà alla stessa velocità dei mezzi privati, «3D Asset Mapping» raccoglierà informazioni dettagliate, a partire dalle quali Italgas potrà creare un “digital twin” della rete e degli impianti di distribuzione del gas, registrando in modo sistematico le informazioni associate alle infrastrutture. I dati raccolti verranno verificati, analizzati e integrati nelle mappe cartografiche del gestore per riprodurre una versione digitale dettagliata delle aree sottoposte a monitoraggio.
Caratteristiche e componenti
Nello specifico la tecnologia 3D Asset Mapping è composta da:
- un sistema Mobile Mapping LiDAR (Light Detection And Ranging) che scansiona la parte superficiale del suolo tramite sensoristica imaging e laser ad alta velocità, raccoglie dati spaziali georeferenziati da trasformare in modelli 3D e relative informazioni di dettaglio;
- un sistema Georadar GPR (Ground Penetrating Radar) a rimorchio veicolare che, alla velocità di 60 chilometri orari, consente di mappare il sottosuolo rilevandone i sottoservizi fino a una profondità di 3 metri;
- un sistema Georadar GPR (Ground Penetrating Radar) su cart, a uso pedonale che viene impiegato dal singolo operatore per la mappatura di aree ristrette, come marciapiedi e vicoli.
Il gemello digitale della rete
Le informazioni rilevate confluiscono, quindi, in un ‘data lake’ che, con l’ausilio della realtà aumentata, consente di visualizzare su tablet una panoramica completa dell’intera infrastruttura di distribuzione del gas, comprensiva delle tubazioni principali e delle derivazioni d’utenza, nonché di tutto ciò che è collocato al di sopra del manto stradale, come i gruppi di regolazione finale digitalizzati della pressione di rete (GRFD) e le tubazioni aeree verticali, che tipicamente salgono lungo le facciate degli edifici condominiali per servire gli appartamenti posti ai vari piani dello stabile.
“L’innovazione tecnologica – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Italgas Reti Pier Lorenzo Dell’Orco – è il fattore principale su cui si fonda il piano di sviluppo industriale e di miglioramento dei livelli di qualità del servizio di Italgas. Con l’introduzione del «3D Asset Mapping» innalziamo ulteriormente il livello di sicurezza delle nostre reti. Questa innovativa tecnologia non solo migliora l’efficienza operativa della nostra gestione, ma rafforza anche la tutela delle comunità e dei territori in cui il Gruppo è impegnato, assicurando un servizio più affidabile”.