Iren ha dato il via ai lavori di ammodernamento dell’acquedotto di Savona. Lavori che interessano la dorsale principale, una condotta della lunghezza di un chilometro e dal diametro di 300 mm, che approvvigiona l’area industriale del comune di Vado Ligure.
Per l’intervento la multiutility ha deciso di optare per l’impiego di una tecnologia no-dig di ultima generazione. Si tratta della tecnica Primus line, inizialmente sviluppata per il risanamento delle condotte per il trasporto gas e successivamente affinata anche per applicazioni in altri campi. Tale tecnica consiste primariamente nell’inserimento di un tubolare flessibile resistente ad alte pressioni e sollecitazioni meccaniche all’interno del tubo ospite, permettendo in tal modo di rendere più sicuro il trasporto di acqua potabile, ma anche di gas metano e prodotti petroliferi. Come tutte le tecnologie no-dig, anche quest’ultima consente di ridurre notevolmente gli oneri di scavo, non essendo più necessario realizzare una trincea per la posa del tubo, ma rendendo sufficienti due scavi a inizio e fine di ogni tratta della lunghezza di centinaia di metri di estensione.
In particolare, nell’intervento sull’acquedotto saranno eseguiti 8 scavi puntuali lungo il chilometro di lunghezza della dorsale, 3 dei quali necessari per riconnettere grandi utenze idriche, della tratta al di sotto di una strada a quattro corsia ad alto scorrimento. L’utilizzo della tecnica senza scavo permetterà di ridurre i disagi al traffico e tempi e costi dell’intervento che sarà concluso entro la metà del prossimo maggio.