Dopo meno di due anni di lavoro è pronto ed è stato inaugurato il nuovo impianto FORSU di IREN Ambiente a Reggio Emilia. L’impianto sorge in località Gavassa, su un’area di 17 ettari e vanta una superficie coperta di 27.500 metri quadrati.
È in grado di trattare 100.000 tonnellate di residui organici differenziati e 67.000 tonnellate di frazione verde (sfalci e potature) per ottenere tre prodotti principali:
- il biometano
- il compost
- l’anidride carbonica per usi alimentari.
9 milioni di m3 di biometano
Più in dettaglio, l’impianto può produrre ogni anno 9 milioni di metri cubi di biometano, una quantità sufficiente a riscaldare, in un anno, 4600 famiglie o, in alternativa, alimentare 7.600 autovetture (con percorrenza media di 15.000 chilometri l’anno) oppure 190 autobus (con una percorrenza media di 50.000 chilometri l’anno). Il biometano prodotto evita così l’emissione di circa 14.000 tonnellate all’anno di anidride carbonica nell’atmosfera.
Anche composto e CO2 food grade
53.000 tonnellate all’anno è invece la quantità di compost, un ammendante di qualità per le coltivazioni, necessario per ricostituire lo strato di humus che, con le pratiche agricole intensive, viene sempre più ad assottigliarsi.
Infine, sono 10.000 le tonnellate di CO2 con elevato grado di purezza (food grade) che vengono generate. Il gas viene commercializzato grazie a un accordo con Nippon Gases, ed utilizzato sia nella filiera alimentare sia in quella industriale. Nel primo caso per la carbonatazione delle bevande, il confezionamento degli alimenti in atmosfera modificata, food processing. Nel secondo nella refrigerazione a bassissime temperature di medicinali e vaccini e altri usi industriali.
Un investimento da 75 milioni
Realizzato con un investimento complessivo di 75 milioni di euro, l’impianto è parte di una pianificazione di area vasta. Un progetto che, partendo dalle necessità territoriali delle aree contigue di Parma e Reggio Emilia, grazie a una pianificazione integrata a livello regionale, ha distribuito sul territorio impianti che implementano il concetto di economia circolare.
Una gestione dei rifiuti circolare
Una vera e propria rivoluzione nella gestione dei rifiuti, massimizzata a riutilizzare gli scarti per produrre nuovi beni. In questo ambito, i rifiuti organici costituiscono oltre il 40% del rifiuto urbano, e sono costituiti da residui di vegetali, frutta, verdura, avanzi dalla preparazione dei cibi, gusci d’uovo, scarti alimentari avariati.
Una rivoluzione circolare partita con la raccolta differenziata porta a porta, che ha permesso di aumentare la percentuale di raccolta, arrivando a risultati di grandissimo rilievo. Non a caso Reggio Emilia con circa l’83% di raccolta differenziata si colloca ai primi posti della classifica regionale e nazionale delle comunità virtuose.
Progettare il futuro
«Il contesto attuale ci spinge a progettare il futuro tenendo presente tre componenti strategiche fondamentali: la sicurezza energetica, la competitività e, chiaramente, la sostenibilità, motore di ogni nostra singola azione – ha commentato Luca Dal Fabbro, presidente IREN -. FORSU è un impianto che, promovendo la circolarità delle risorse a livello territoriale, rafforza il ruolo di IREN quale partner di riferimento per il territorio e le pubbliche amministrazioni. Con l’obiettivo di irrobustire la propria presenza nelle aree storiche e ampliare i confini verso nuove aree strategiche, grazie al recupero delle risorse e la decarbonizzazione, facendo leva anche su nuove tecnologie e progetti fortemente innovativi».