L’aggregazione di Acam nel gruppo Iren, formalizzata di recente, porta i suoi primi importanti frutti alle reti idriche di La Spezia. Frutti che, nello specifico, consistono nel raddoppio delle risorse messe a disposizione per questo e il prossimo anno per un piano di interventi che interesserà acquedotti, fognature e depuratori. Ammonta infatti a 38 milioni di euro, suddivisi tra 18,5 milioni quest’anno e 19,5 il prossimo, contro i 15 milioni complessivi dell’ultimo piano di Acam, il programma di lavori presentato dalla multiutility, che si è impegnata anche a mettere sul piatto maggiori risorse per migliorare la rete di distribuzione idrica della provincia: gli accordi parlano di 189 milioni di euro di investimenti promessi da qui al 2033.
Tra i principali obiettivi del piano, Iren ha fissato la riduzione delle perdite di rete del 6% all’anno, attraverso un’importante campagna di ricerca perdite alla quale seguirà il risanamento di varie condotte ammalorate o insufficienti, opera già in programma per Calice al Cornoviglio, Arcola e Levanto. Altri importanti opere saranno la posa di una condotta di circa 5 km per l’alimentazione autonoma della Val Graveglia, che così verrà scollegata dall’acquedotto di La Spezia, la realizzazione di un nuovo acquedotto alla Palmaria e il potenziamento delle reti di Sarbia e Marola. Sempre nel comparto acqua verranno realizzati nuovi impianti di filtrazione a Bonassola e Monterosso per abbattere la presenza di cromo presente nella risorsa che viene distribuita.
Inoltre, ben 14 milioni saranno destinati alla manutenzione straordinaria e all’incremento della qualità tecnica della rete idrica, attività che comprendono anche la sperimentazione di nuovi contatori intelligenti all’interno di edifici pubblici per il monitoraggio continuo dei consumi.
Sul fronte reti fognarie, il piano prevede la realizzazione di nuove fognature nei quartieri costieri del Levante, a Fossamastra, al Canaletto, a Pagliari, a Muggiano, a Ruffino e a Pitelli, accompagnate da interventi per rimuovere gli scarichi irregolari nel Lagora. Gli impegni comprendono anche l’ammodernamento della rete di Valdellora.
Per quanto riguarda il trattamento dei reflui, invece, è stato previsto l’adeguamento dei depuratori di Tellaro, Riomaggiore, Monterosso e Vernazza, il potenziamento di quelli di Follo e Stagnoni e la costruzione di nuovi impianti a Sesta Godano e Porto Venere.