Il dossier Iren-Atena era in cantiere già dall’estate, ma i negoziati serrati delle ultime settimane hanno finalmente portato ad uno schema condiviso che, stando alla tabella di marcia prevista, verrà sottoposto per l’ok finale al consiglio comunale di Vercelli a inizio dicembre ed entro l’anno all’assemblea dei soci della stessa Atena. L’operazione, seguita in prima persona dall’AD di Iren Massimiliano Bianco, avverrà sostanzialmente in due fasi. La prima sarà la fusione tra Atena Patrimonio (che vede il Comune di Vercelli all’85% e Iren al 15% ed è la società a cui fanno capo le reti elettriche e gas, il servizio idrico e alcuni immobili) e Atena (in cui invece i pesi dei due soci sono rispettivamente del 60% e del 40%).
La nuova entità vedrà così l’amministrazione al 77% e Iren al 23%. In quel momento scatterà la seconda fase, che vedrà un aumento di capitale da 50 milioni al servizio di un ambizioso piano industriale da 150 milioni.
Sui diritti d’opzione per la ricapitalizzazione verrà indetta una gara pubblica, da tenersi a inizio 2016, alla quale Iren – che in questa partita è assistita dallo studio Bonelli Erede – ha già espresso interesse a partecipare. Nel caso se la aggiudicasse, il piano prevede che acquisti anche una quota di Atena direttamente dal Comune di Vercelli (che grazie agli incentivi del Governo potrà usare i proventi della dismissione fuori dal Patto di Stabilità), salendo al 60% del capitale. Così facendo Iren, che tra i suoi principali soci ha i Comuni di Genova, Torino e Reggio Emilia, potrà consolidare Atena e dare il via alla prima delle acquisizioni previste nel contesto del nuovo piano industriale in cui il management aveva ventilato un rafforzamento sui territori di riferimento, ovvero Liguria, Piemonte ed Emilia. Nello specifico, l’operazione su Atena permetterebbe a Iren di diventare il punto di riferimento nel Nord Est del Piemonte, cioè nel quadrilatero di Novara, Vercelli, Verbania e Biella, grazie all’alleanza con una società sana, praticamente senza debiti, con una buona dote di clienti e attiva in quasi tutte le filiere del comparto energetico.
Il nuovo piano industriale di Atena stima, a cinque anni, il raddoppio del mol, che verrà consolidato da Iren: dai 13 milioni stimati di fine 2015 si dovrebbe arrivare a ridosso di 30 milioni con la generazione di un indotto sul territorio fino a 30 milioni di euro e circa 90 nuove assunzioni. Il business plan prevede investimenti di 150 milioni (di cui 50 finanziati dall’aumento e 100 a debito) per partecipare alle gare gas nell’ambito vercellese e per puntare sul biogas, sulla generazione idroelettrica e sulla filiera ambientale, in particolare per quanto riguarda la raccolta differenziata.
Commentando i dati del terzo trimestre di Iren, l’AD Bianco aveva confermato le trattative con Atena sottolineando che era «una delle tante discussioni in corso» e che in ogni caso si aspettava una conclusione a breve del negoziato. Ora la squadra è stata trovata, anche grazie alla lungimiranza dell’amministrazione di Vercelli che ha accettato di scendere sotto la fatidica soglia del 50% per permettere un ulteriore sviluppo di Atena e anche, ovviamente, per beneficiare dell’incasso della vendita di parte della propria partecipazione.
Didascalia foto 1: Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato di Iren;