16/11/2018

Iren in crescita nei primi 9 mesi del 2018


Si chiudono con il segno più i primi nove mesi dell’anno per Iren. I risultati al 30 settembre, approvati dal consiglio di amministrazione della multiutility, parlano di ricavi consolidati attestati a 2.824 milioni di euro, un incremento dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie soprattutto al contributo della business unit Energia e al consolidamento di Salerno energia vendite, del Gruppo Iren Rinnovabili e delle società del gruppo Acam La Spezia.
Molto positivo anche il margine operativo lordo (Ebitda), pari a 706 milioni di euro, in crescita del 13,5%. Crescita in questo caso legata anche a componenti non ricorrenti, al netto delle quali la crescita sarebbe del 7%, sempre grazie alle positive performance nei settori Energia, ai maggiori volumi di produzione idroelettrica, e, nel comparto reti, ancora grazie alle sinergie raggiunte e al consolidamento di Acam La Spezia.
Di particolare rilievo il dato dell’utile netto di Gruppo, pari a 236 milioni di euro e cresciuto del 32,4%, per effetto sia dei risultati operativi sia di una migliore gestione finanziaria che ha portato una diminuzione del costo medio del debito, bilanciando l’effetto negativo di maggiori imposte.
«I risultati dei primi nove mesi evidenziano lo stato di salute e il dinamismo di Iren testimoniato dall’integrazione di Acam La Spezia, Iren Rinnovabili e Sev, che nel periodo hanno contribuito all’Ebitda per circa 20 milioni di euro – ha commentato Paolo Peveraro, presidente di Iren -. Un percorso di crescita per linee esterne che proseguirà anche nei prossimi mesi e che, con le recenti operazioni, tra le quali Seta e S. Germano, conferma la leadership del Gruppo nel processo di consolidamento e l’importante contributo allo sviluppo nei propri territori di riferimento».
Nel periodo in oggetto, sono cresciuti significativamente (+43,1%) gli investimenti tecnici che ammontano a 286 milioni di euro cui si sommano ulteriori 181 milioni di euro per le attività di fusione e acquisizione. A fronte di 467 milioni di euro di investimenti complessivi, l’indebitamento finanziario netto è cresciuto di 23 milioni di euro, attestandosi a 2.395 milioni di euro.

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