06/04/2016
Servizi a Rete

Iren cede la rete in fibra ottica a British Telecom


Una rete in fibra ottica di 1.500 chilometri che attraversa Piacenza, Parma fino a Reggio Emilia. Era la rete di telecomunicazioni in possesso di Iren con la quale la multiutility offriva servizi di connessione dati a banda larga clienti istituzionali, come le pubbliche amministrazioni. Un business marginale e non strategico che ha convinto la multiutility a cedere l’asset, per 3,9 milioni di euro, a Bt Italia, la società italiana di British Telecom, che mette così un piede nel promettente mercato dei servizi rivolti alle imprese emiliane.
L’accordo tra le due società prevede tre snodi: l’acquisto da parte di Bt Italia dei 1.500 chilometri di fibra di Iren; il pagamento da parte di Iren di un canone a Bt Italia per l’utilizzo del 25% della portata della rete dati; il pagamento da parte di Bt di un canone per poter tirare nuovi cavi di fibra sfruttando i tubi del teleriscaldamento di Iren, evitando così di scavare e risparmiando soldi.
Un intreccio vorticoso di interessi che, secondo le due aziende, è rivolto a una strategia vincente per ambo i fronti. Iren vende un’infrastruttura che non sapeva valorizzare e Bt Italia punta sulle Pmi emiliane, sfruttando un’attività in cui già primeggia. L’operazione consente quindi una razionalizzazione del portafoglio di Iren e una valorizzazione delle infrastrutture al servizio del teleriscaldamento cittadino, conservando contestualmente l’accesso alla rete delle telecomunicazioni per il futuro progetto con i comuni (azionisti e non) sulle smart city.
“Valorizzare gli asset già presenti sul territorio in maniera innovativa è coerente con l’obiettivo di massima efficienza che il gruppo sta assiduamente perseguendo – ha dichiarato il presidente di Iren Francesco Profumo -. Ciò porta alla liberazione di importanti risorse economiche e finanziarie utili per consolidare il ruolo di Iren come polo di aggregazione e primario motore di sviluppo delle aree all’interno delle quali opera”. “L’operazione costituisce un importante passo in avanti nell’implementazione delle linee guida delineate nel piano industriale attraverso la razionalizzazione di attività non strategiche, mantenendo inalterata la capacità del gruppo di erogare servizi a valore aggiunto sul territorio a favore di enti pubblici e degli utenti”, ha aggiunto Massimiliano Bianco, amministratore delegato della multiutility.

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