“Stiamo lavorando”. E’ quanto si limita a dire il presidente di Iren, Francesco Profumo, a proposito del dossier per l’acquisizione della Amiu, l’azienda dei rifiuti di Genova. Più in generale Profumo ha sottolineato che Iren sta affrontando tutto il sistema delle aggregazioni collegato alla legge di stabilità che incentiva i comuni a cedere le aziende e ad aggregarle. “Stiamo lavorando su questo piano e nel 2015 lo finalizzeremo – ha detto a margine di un’iniziativa Iren sull’innovazione delle start up presso l’incubatore I3P del Politecnico di Torino – noi approveremo il nuovo piano industriale nel mese di giugno in cui ci sarà una grande attenzione al tema di crescere aggregandosi”. Profumo ha spiegato che gli obiettivi di Iren sono in una prima fase quelli di diventare una multiutility omogenea nelle cinque “cinte daziarie” in cui il gruppo è attivo: Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Genova e Torino: “A Torino eravamo inizialmente solo energia, a Genova solo acqua e gas, in Emilia già multiutility. A Torino abbiamo acquisito Amiat in questa logica”. E in questo stesso quadro si inserisce l’operazione Amiu. “L’altro obiettivo – ha detto Profumo – è di passare da cinte daziarie a perimetri regionali. E’ un’operazione complessa, passiamo da 2,5 milioni a 8 milioni di cittadini e questo significa cambiare modello di business, allungare le filiere industriali e significa mettere più vicino al servizio l’industria per i servizi”.
Didascalia immagine: Francesco Profumo, presidente di Iren