Ben 4 miliardi di euro investimenti, cifra record per il gruppo, con un incremento di 900 milioni rispetto al piano precedente. È il piano industriale 2018-2022 di Acea, che la multiutility capitolina ha aggiornato, rivedendo verso l’alto soprattutto le cifre destinate allo sviluppo delle sue attività.
Ma non è l’unica voce a salire. Previsto infatti anche un dividendo minimo di 0,75 euro per azione nel 2019 e dividendi nel periodo 2018-2022 per 800 milioni di euro, in crescita di 100 milioni rispetto al piano precedente.
Tornando gli investimenti, questi saranno in particolare legati al settore idrico, per il quale sono state previste risorse per oltre 250 milioni di euro. Buona parte delle risorse saranno destinate al consolidamento di Gori, uno dei gestori del servizio idrico in Campania, e all’avvio del progetto di raddoppio dell’acquedotto del Peschiera che alimenta la rete idrica di Roma. Sarà potenziata, inoltre, l’opera di tutela della risorsa idrica, grazie al miglioramento della qualità e dell’efficienza del servizio attraverso importanti azioni, tra le quali l’istallazione di Smart Water Meter, la riduzione delle perdite di rete, la razionalizzazione degli impianti di depurazione e la loro automazione, la distrettualizzazione della rete, il miglioramento degli indicatori della qualità tecnica e la messa in sicurezza dell’approvvigionamento.
Per quanto riguarda il comparto elettrico, al centro degli obiettivi c’è la decarbonizzazione del sistema. Pertanto, si punterà sull’evoluzione tecnologica della rete, con 250 milioni destinati a progetti quali l’istallazione di Smart Meter di seconda generazione, attività per la resilienza della rete, la posa della fibra ottica a servizio dell’infrastruttura e l’automazione avanzata della rete. Ben 200 milioni saranno dedicati alla produzione di energia green, comparto nel quale Acea intende rafforzarsi sviluppando un portafoglio di almeno 150 MW di fotovoltaico attraverso la realizzazione di nuovi impianti e acquisizioni dal mercato secondario.
Infine, per quanto riguarda il comparto dei servizi ambientali, 100 milioni andranno in operazione di acquisizione focalizzate su impianti di recupero e trattamento dei rifiuti. Il piano industriale punta infatti a una crescita e creazione di valore sostenibile per il gruppo determinando un incremento di 400 milioni di euro degli investimenti per la sostenibilità, fino a raggiungere 1,7 miliardi di euro nel periodo 2018-2022. Circa l’80% del totale degli investimenti sarà destinato alle attività regolate. La RAB (Regulatory Asset Base), al 2022, arriverà 4,8 miliardi di euro, in crescita del 28% rispetto al 2018.