Investimenti per 3,3 miliardi, 300 milioni in più rispetto al piano precedente, con Ebitda (utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti) atteso a oltre 1 miliardo di euro. Focus sull’economia circolare e volontà di cogliere opportunità di sviluppo anche di dimensioni rilevanti.
Sono i principali obiettivi del nuovo piano industriale di Iren al 2024 presentato a Milano dall’amministratore delegato della multiutility, Massimiliano Bianco, alla comunità finanziaria. Un piano fortemente orientato allo sviluppo: prevede una crescita organica pari a 200 milioni di euro, sostenuta da investimenti nelle reti, per massimizzare qualità ed efficienza dei servizi; nell’ambiente, con progetti di economia circolare e sviluppo di impianti di trattamento rifiuti; nel settore energy, attraverso l’estensione del teleriscaldamento e una maggiore flessibilizzazione degli impianti di produzione elettrica. A questi si aggiungono la riconferma delle concessioni in scadenza in ambito gas, servizio idrico integrato e raccolta rifiuti, la partecipazione a gare gas in Atem di interesse e la crescita della customer base con il raggiungimento di 2,25 milioni di clienti al 2024. In questo ambito, Iren intende sviluppare servizi aggiuntivi, come il new downstream, l’e-mobility, i pagamenti digitali e il miglioramento della customer experience.
Per quanto riguarda gli investimenti, raggiungono il 10% del piano precedente, con un impegno previsto di 550 milioni all’anno. I due terzi, ossia 2 miliardi di euro, sono orientati ai settori regolati per potenziare, ammodernare, digitalizzare i servizi a rete. Focus particolare sugli impianti di depurazione in area ligure, sui misuratori elettronici di gas, acqua, energia elettrica, sulla resilienza delle reti, riduzione delle perdite e sull’incremento della qualità tecnica.
Il restante terzo, pari a 1,3 miliardi di euro, è destinato alla crescita dimensionale del Gruppo, soprattutto nel settore ambientale, con lo sviluppo di impianti di selezione e trattamento, l’estensione del teleriscaldamento, le gare gas a completamento degli Atem e i progetti di smart solution e digitalizzazione.
Circa 2 miliardi di euro sono indirizzati a progetti di sostenibilità, che concorrono al raggiungimento degli impegni presi nei confronti degli SDGs delle Nazioni Unite, rivolti principalmente a quattro aree: l’uso delle risorse idriche, l’economia circolare, la decarbonizzazione e le città resilienti. Oltre 350 milioni di euro sono destinati a progetti di digitalizzazione di tutte le aree aziendali, per rendere più efficiente e snella l’intera organizzazione e fornire servizi a elevato valore aggiunto a clienti e cittadini.
Guardando all’area reti, ammontano a 1,4 miliardi le risorse destinate a incrementare l’efficienza e la qualità dei servizi, il 56% delle quali dedicati al servizio idrico integrato, attraverso investimenti nella depurazione, all’impiego degli smart meter e al rinnovo, distrettualizzazione e monitoraggio permanente della rete, con una riduzione conseguente delle perdite idriche.
Nell’area energia, invece, sono previsti investimenti per 758 milioni di euro, principalmente per la flessibilizzazione degli impianti, lo sviluppo di sistemi di storage termico ed elettrico, il consolidamento della leadership nel teleriscaldamento, con il superamento nel 2021 di 100 milioni di metri cubi di volumetria teleriscaldata.
Nel settore ambientale centralità avranno i progetti di economia circolare, tramite lo sviluppo di nuovi impianti di trattamento (plastica, carta, frazione organica e legno). Iren punta a incrementare del 60% i rifiuti trattati in impianti di proprietà, raggiungendo 2,4 milioni di tonnellate, a fronte di un incremento dei rifiuti gestiti pari a 3 milioni di tonnellate a fine piano. L’autosufficienza nella chiusura dell’intero ciclo dei rifiuti avverrà, oltre che con la valorizzazione dei rifiuti come materia per la generazione di biometano e combustibile fossile secondario, anche con la connessione di tutti i termovalorizzatori alle reti di teleriscaldamento.
Infine, Iren potenzierà il sistema di raccolta, riducendo gli impatti ambientali connessi e supportando l’impegno per un incremento della raccolta differenziata, con l’obiettivo di superare il 70% nel 2024. Impegni sostenuti da investimenti per 581 milioni di euro.
«Il piano industriale 2019-2024 conferma l’impostazione strategica attuata negli ultimi anni, convalidandone i pilastri industriali di centralità e valore del cliente, transizione energetica, sostenibilità delle risorse e rivoluzione tecnologica – ha commentato Bianco -. L’obiettivo è di rafforzare il profilo industriale del Gruppo investendo nella crescita, nell’efficienza dei processi e nell’eccellenza operativa per mantenere un ruolo centrale nel percorso di consolidamento del settore. A tal fine sono stati inseriti a piano progetti considerati opzionali lo scorso anno, incrementando del 10% il valore complessivo degli investimenti».