19/03/2025
Servizi a Rete

Investimenti per 23 miliardi nel Piano di Sviluppo 2025-2034 di Terna

Oltre 23 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni per favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili e incrementare la capacità di trasporto della rete. È quanto prevede il Piano di Sviluppo 2025-2034 di Terna che delinea lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione per guidare il Paese verso un futuro sostenibile e decarbonizzato. Il Piano è stato progettato tenendo conto degli obiettivi fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec) 2024 e dal Documento di Descrizione degli Scenari 2024 Terna-Snam, il quale prevede un significativo aumento della capacità installata di fonti rinnovabili. Si stima che la capacità solare ed eolica aumenterà di oltre 65 GW entro il 2030 e di 94 GW entro il 2035, rispetto ai livelli del 2023. Gli interventi previsti consentiranno un significativo incremento della capacità di scambio di energia tra zone di mercato, raggiungendo circa 39 GW rispetto agli attuali 16 GW, con un aumento del 22% rispetto al precedente Piano. In aggiunta, si punta all’aumento della capacità di trasporto con l’estero di circa il 40% rispetto ai valori attuali. Infine, sarà garantita anche una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 fino a circa 2.000 kt/anno e fino a 12.100 kt/anno entro il 2040.

Le grandi opere pronte entro il 2030

Il nuovo documento, il cui volume di investimenti è superiore del 10% rispetto a quello precedente, comprende una serie di progetti di grande rilevanza. I principali previsti entro il 2030 sono:

  • Tyrrhenian Link: il collegamento HVDC sottomarino a 500 kV che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna, che sarà completato entro il 2028 e consentirà una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili;
  • Adriatic Link: il collegamento HVDC tra Abruzzo e Marche da 1.000 MW di potenza lungo circa 250 km, di cui 210 km sottomarini, con l’entrata in esercizio prevista per il 2029;
  • Bolano-Annunziata: l’elettrodotto sottomarino in corrente alternata a 380 kV che unirà la Sicilia e la Calabria e incrementerà fino a 2.000 MW la capacità di interconnessione tra l’isola e il Continente;
  • Colunga-Calenzano: l’elettrodotto a 380 kV che si snodaerà per 84 km tra le province di Bologna e Firenze, assicurando un notevole aumento della capacità di scambio fra Nord e Centro-Nord e rafforzando la magliatura della rete elettrica dell’area.

Le infrastrutture in esercizio nel 2034

Altre importanti infrastrutture entreranno in esercizio entro il 2034:

  • Milano-Montalto: l’elettrodotto in corrente continua con una tensione massima di 525 kV e una capacità di 2.100 MW che collegherà Lazio e Lombardia, passando per Toscana, Liguria e Emilia-Romagna, grazie a un tracciato complessivo di circa 500 km, di cui un tratto marino e uno aereo;
  • Central Link: che prevede la ricostruzione, sul medesimo tracciato, degli elettrodotti a 220 kV tra Umbria e Toscana e collegherà le stazioni elettriche di Villavalle (Terni) e Santa Barbara (Arezzo). L’opera permetterà di trasferire in sicurezza l’energia dal Centro Italia verso le aree di carico della Toscana;
  • Dorsale Adriatica: il collegamento in corrente continua tra Foggia e Forlì che garantirà il rafforzamento del corridoio adriatico, con un incremento sostanziale della capacità di scambio;
  • Montecorvino-Benevento: il collegamento a 380 kV che attraverserà la Campania.

Rafforzare le interconnessioni con l’estero

Altro punto centrale del Piano saranno le interconnessioni con l’estero, che consolideranno il ruolo dell’Italia come ponte energetico strategico tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Opere che, oltre a garantire sicurezza, sostenibilità ed efficienza, grazie alla possibilità di mutuo soccorso tra sistemi interconnessi, rappresentano uno strumento di flessibilità per condividere risorse di generazione e capacità di accumulo, a fronte della variabilità della produzione rinnovabileIn questo ambito i maggiori progetti pianificati sono:

  • Co.I.3: per l’ammodernamento e potenziamento dell’attuale interconnessione tra Sardegna, Corsica e Toscana;
  • ELMED: finanziato con oltre 300 milioni di euro dal programma comunitario Connecting Europe Facility, riguarda l’interconnessione tra Italia e Tunisia;
  • raddoppio interconnessione Italia-Grecia: un nuovo collegamento che sarà composto da due cavi sottomarini di 250 km e potenza fino a 1.000 MW e due cavi terrestri in corrente continua di 50 km che uniranno l’approdo di Melendugno, in Puglia, alla costa greca.

Un sistema elettrico affidabile e avanzato per il Paese

«Il Piano di Sviluppo risponde alle urgenti necessità che il contesto attuale impone. Investire nella pianificazione, nell’ammodernamento e nella digitalizzazione delle reti elettriche è essenziale per far fronte alla crescente domanda di energia e all’integrazione delle fonti rinnovabili – ha commentato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna –. Con 23 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, puntiamo ad assicurare al Paese un sistema affidabile, resiliente e sostenibile. Una rete di trasmissione adeguata e interconnessa, insieme alle attuali misure legislative e agli strumenti di incentivazione, è il fattore abilitante per raggiungere i target previsti dal Piano Nazionale per l’Energia e il Clima al 2030».

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