Sostenibilità e innovazione sono i focus del Piano strategico 2025-2029 di Snam, che ha appena ottenuto l’approvazione del Consiglio di amministrazione. Questo prevede il più alto livello di investimenti nella storia del Gruppo: 12,4 miliardi di euro, l’8% in più del precedente, con un aumento del 25% delle risorse per la transizione energetica, campo nel quale le iniziative principali sono il progetto Ravenna CCS e il SoutH2 Corridor.
Lo sviluppo dell’infrastruttura gas
Una parte consistente degli investimenti, 10,9 miliardi di euro (dai 10,3 miliardi del piano precedente), è dedicata allo sviluppo sostenibile delle infrastrutture gas. Andando un po’ più nel dettaglio:
- 8 miliardi di euro (dai 7,4 miliardi del piano precedente) destinati a progetti legati al trasporto. Tra questi il completamento della Linea Adriatica, la sostituzione di circa 850 chilometri di condotte con standard hydrogen-ready, tre stazioni di compressione dual-fuel e progetti di collegamento degli impianti di biometano;
- 2 miliardi di euro (dagli 1,4 miliardi del piano precedente) per l’ampliamento e il potenziamento dei siti di stoccaggio, l’installazione di tre stazioni di compressione dual-fuel e gli investimenti relativi agli asset di Edison Stoccaggio, che sarà finalizzata nel primo trimestre di quest’anno;
- 0,9 miliardi di euro (dagli 1,5 miliardi del piano precedente) sono destinati al commissioning della Fsru di Ravenna e alla costruzione di infrastrutture small-scale a Panigaglia e Pignataro.
Innovazione per la transizione energetica
Alla transizione energetica sono destinati 1,5 miliardi (rispetto agli 1,2 miliardi del piano precedente), così ripartiti:
- 500 milioni di euro (900 milioni con i finanziamenti pubblici) ai progetti di Carbon Capture and Storage (CCS), in particolare per sviluppare il trasporto di CO2 a livello nazionale (200 milioni) e l’infrastruttura di stoccaggio a Ravenna, in partnership con Eni (500 milioni), che sarà il più grande hub offshore multimodale open access di CO2 nell’area del Mediterraneo, con una capacità stimata a vita intera fino a 500 milioni di tonnellate. La capacità del sito verrà estesa su scala industriale entro il 2028-2032 per raggiungere fino a 4 tonnellate di CO₂ all’anno.
Un momento cruciale per il settore energetico
«Siamo in un momento cruciale per il settore energetico, in cui le crescenti incertezze e la volatilità dei prezzi richiedono sistemi resilienti in grado di resistere agli shock geopolitici e allo stesso tempo consentire la transizione verso il Net Zero in modo sostenibile per tutti – ha commentato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam –. Investiremo 12,4 miliardi di euro per un’infrastruttura paneuropea in grado di gestire molecole tradizionali e decarbonizzate come gas naturale, biometano, idrogeno e CO₂, garantendo sicurezza e sostenibilità e soddisfacendo al contempo l’evoluzione della domanda energetica. Realizzeremo la nostra ambition creando valore per tutti gli stakeholder, attraverso due leve strategiche: sostenibilità e innovazione».
- 380 milioni (400 milioni con i finanziamenti pubblici) sono dedicati alla realizzazione del segmento italiano del SoutH2 Corridor, la pipeline per il trasporto di idrogeno, iniziativa inserita nei Progetti di Interesse Comune (PCI) dell‘Unione Europea e nella Global Gateways List. L’infrastruttura in Italia si estenderà per 2.300 chilometri e l’inizio delle operazioni è previsto dopo il 2030. Il progetto coinvolge altri tre operatori del trasporto gas europei: le austriache TAG e GCA e la tedesca bayernets, facendo leva sulla collaborazione con SeaCorridor per l’interconnessione con il Nord Africa.
- 270 milioni (350 milioni con l’apporto pubblico) vanno al biometano, campo dove Snam è impegnata sia a ottimizzare l’integrazione in rete degli impianti di produzione del gas green sia a creare una piattaforma di produzione con circa 40 MW di impianti già operativi alla fine del 2024 attraverso la controllata Bioenerys. Gli investimenti sono dedicati alla riconversione degli impianti e all’espansione della capacità a 78 MW entro il 2027.
- 250 milioni di euro vanno, infine all’efficienza energetica, dove il Gruppo opera con la controllata B Corp Renovit, che negli ultimi anni la società ha generato circa 2 miliardi di euro in progetti. Le risorse serviranno per ampliare le attività verso clienti industriali e pubblica amministrazione, con l’obiettivo di aumentare il backlog da 1,4 a 2,7 miliardi di euro.
Gli obiettivi di sostenibilità
Le strategie delineate dal Piano rappresentano un ulteriore passo significativo per garantire la sicurezza energetica e facilitare la transizione energetica e verso un futuro a basse emissioni di carbonio. Anche su questo aspetto, Snam ha fissato obiettivi ambiziosi, nel suo Transition Plan. I principali sono:
- riduzione del 40% delle emissioni Scope 1 e 2 entro il 2030;
- riduzione del 30% delle emissioni Scope 3 entro il 2030;
- raggiungimento del Net Zero per tutte le emissioni entro il 2050;
- raggiungimento di un impatto netto positivo sulla biodiversità entro il 2027.