L’adduttrice che scende verso valle dalla zona del Fadalto è un’infrastruttura di primaria importanza per l’approvvigionamento idrico dei Comuni della Sinistra Piave, servendo un bacino di circa 100.000 abitanti, oltre a numerose utenze speciali e industriali. Su tale infrastruttura S.I.S.P., il gestore del servizio idrico, lo scorso luglio ha effettuato un’importante intervento per risolvere un’interferenza tra la condotta, in cemento amianto e con DN 600 mm, e il ponte in costruzione che rientra nelle opere della Variante della S.S. n.51 di “Alemagna” nel Comune di Vittorio Veneto (TV).
Poiché la rete di distributrice di alcuni Comuni è collegata direttamente al sistema di adduzione e non dispone di volumi di accumulo, fin da subito i tecnici di S.I.S.P. hanno scelto di intervenire con tecnologie che permettessero di non interrompere il flusso d’acqua, evitando così un grave disservizio, oltre ai problemi legati allo svuotamento e al riempimento della delicata tubazione e di parte delle reti di adduzione secondaria e di distribuzione.
Pertanto, si è deciso di tamponare la condotta a monte e valle del punto di inserimento del pezzo speciale di collegamento tra vecchia e nuova condotta, in acciaio con DN 1200, utilizzando dei by-pass per il passaggio dell’acqua. La scelta è ricaduta sulle attrezzature Stop-System di Ravetti, che ha confermato la fattibilità tecnica dell’intervento, reso complesso da vari fattori, quali il materiale della tubazione in relazione al diametro, al sovraccarico di peso al quale è sottoposta per l’installazione della macchina otturatrice, la portata veicolata e l’area di cantiere stretta, una striscia di terra delimitata da una ripida scarpata e dalla sponda del fiume Meschio.
Le attività in cantiere
Identificati i punti di intervento per la realizzazione dei by-pass provvisori, è stata messa in luce la tubazione in cemento amianto in esercizio e realizzati i sottofondi in calcestruzzo di supporto per la posa dei giunti di derivazione e realizzazione del blocco di sostegno e ancoraggio della tubazione. Tutti i giunti sono stati collaudati ad acqua prima dell’esecuzione delle forature. Questa fase di preparazione è stata fondamentale, visto il peso delle attrezzature Stop-System utilizzate (quasi 7.000 kg) e la notevole spinta della tubazione, che in esercizio presenta portate variabili tra i 360 l/s ed i 450 l/s e pressioni tra 2,8 bar e 1,6 bar.
Una volta posati pezzi speciali, tubazioni e valvole di predisposizione al collegamento con il futuro stralcio del “raddoppio” e con la tubazione in cemento amianto a valle, si è proceduto con l’inserimento del pezzo speciale.
A questo punto, Ravetti ha realizzato le forature di dimensione Φ 570 mm per consentire il passaggio dei tamponi all’interno della tubazione. Successivamente si è realizzato il by-pass interno.
Grazie alla strumentazione installata per il monitoraggio continuo dei parametri portata/pressione, si è constatato come lo Stop-System, per via di un’azione lenta e progressiva del pistone, sia nella fase di discesa nella condotta, sia in quella di espansione per la tenuta idraulica, non abbia generato sovrappressioni e che non si siano verificate grandi variazioni di portata nell’adduttrice.
L’intervento è proseguito senza particolari intoppi, procedendo con la messa in carico del pezzo speciale. A quel punto la tamponatrice di valle ha riaperto il flusso ed è stata definitivamente attivata la condotta DN 1200 mm, collegata alla condotta in cemento amianto DN 600 mm.
Escludendo tutte le fasi preparatorie, le operazioni sono durate circa 18 ore, dalla posa delle macchine foratrici ed otturatrici fino al termine dell’intervento. Il periodo di tempo con flusso d’acqua deviato nei by-pass e Stop-System in funzione, invece, è stato di circa 3,5 ore. La tecnologia utilizzata ha permesso di realizzare le operazioni in tempi brevi, rispettando le condizioni poste in fase di pianificazione e progettazione dell’intervento.
di Matteo Sanna e Carlo Pesce – Servizi Idrici Sinistra Piave S.r.l.