09/09/2021

Interventi finalizzati alla sostituzione delle fonti idropotabili contaminate da sostanze PFAS. Approccio progettuale e modalità costruttive

 

 

 

Francesco Trevisan – Veneto Acque spa
Alessandro Giusto – Saint-Gobain PAM Italia

 
Veneto Acque S.p.a. – forte dell’esperienza del proprio ufficio tecnico nella progettazione e direzione lavori di condotte di grande diametro – ha sviluppato un approccio metodologico per la scelta del materiale delle tubazioni in relazione alle caratteristiche geologiche, geofisiche e chimiche dei terreni che caratterizzano il sedime di posa.

Le condotte che compongono il Modello strutturale degli acquedotti del Veneto interessano diverse aree del territorio interferendo con:

  • le principali infrastrutture viarie e ferroviarie
  • la rete idrografica primaria e secondaria
La variabilità della pianura Veneta

In questo contesto le scelte progettuali si confrontano con la variabilità delle caratteristiche geologiche e geotecniche del sottosuolo tipica della pianura Veneta. Essa dai depositi alluvionali più fini tipici della medio bassa pianura (torbe, argille, limi) ai depositi più grossolani (sabbia e ghiaia) caratteristici della fascia pedemontana.

Lo sforzo progettuale prosegue nell’effettuazione di indagini chimico-fisiche sui terreni oggetto di posa con l’obiettivo di ottimizzare la risposta della condotta ai fenomeni corrosivi. Questi possono derivare da condizioni proprie degli stessi terreni o dalla presenza di correnti vaganti.

L’attività di sviluppo si completa considerando doverosamente le prestazioni idrauliche da garantire e la capacità di rispondere nel corso della vita utile dell’opera a sollecitazioni esterne.

 

 

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