09/05/2014

Indagine conoscitiva sulla misura nel servizio idrico integrato

A fine novembre, con la deliberazione 536/2013/E/IDR l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha avviato un’indagine conoscitiva sull’attività di misura nel settore idrico integrato (SII) e sulle possibili criticità di questo servizio.
L’indagine consentirà di verificare la corretta applicazione delle operazioni di misura, secondo criteri di efficienza e nel rispetto della normativa vigente, ma anche di acquisire un quadro il più possibile esaustivo su un servizio che – se svolto correttamente e con efficacia- può migliorare il consumo e l’utilizzo efficiente della ‘risorsa acqua’.
La corretta misurazione, infatti, può dare un contributo essenziale anche alla riduzione delle perdite idriche e alla responsabilizzazione del singolo utente rispetto all’utilizzo della risorsa, ma è anche un prerequisito essenziale per una determinazione certa e trasparente dei consumi e del contenuto dei documenti di fatturazione.
Gli elementi informativi acquisiti dai diversi operatori costituiranno inoltre la base per l’Autorità per individuare responsabilità e compiti dei soggetti coinvolti e definire i livelli minimi di servizio nell’attività di misura, soprattutto in riferimento alle frequenze di raccolta dei dati sui consumi dei clienti allacciati alle reti di distribuzione.

Le indicazioni europee
L’intervento dell’Autorità si inquadra pienamente in una prospettiva europea che conferisce particolare rilievo all’attività di misura e di gestione del contatore. Le prime indicazioni sull’importanza di realizzare un servizio di misura adeguato risalgono alle direttive 2000/60/CE e 2004/22/CE che prevedono la possibilità, per gli stati membri, di prescrivere l’utilizzo degli strumenti di misura per numerosi motivi siano essi di interesse pubblico, sanitario, di sicurezza, di ordine pubblico, di tutela ambientale o dei consumatori, di imposizione di tasse e di diritti o di lealtà delle transazioni commerciali.
Inoltre, la necessità di migliorare le conoscenze sui consumi effettivi e sui livelli di inquinamento attraverso l’installazione di contatori è chiaramente indicata nella Comunicazione COM(2000)477 sulle “Politiche di tariffazione per una gestione più sostenibile delle riserve idriche”. La Commissione individua nella disponibilità di strumenti di misura efficaci uno degli elementi cardine per lo sviluppo di politiche tariffarie che favoriscano una gestione più sostenibile della risorsa acqua, attraverso l’elaborazione di strutture tariffarie basate sui volumi consumati e per poter conoscere in maggior dettaglio i diversi impieghi specifici dell’acqua.
Per quanto attiene, invece, alla normativa nazionale, l’indagine conoscitiva si configura come uno strumento utile all’Autorità anche in vista dell’attuazione del disegno di legge, collegato alla legge di Stabilità 2014, recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” approvato nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2013.

La tariffa sociale
Il disegno di legge prevede che, per garantire l’accesso universale all’acqua, l’Autorità assicuri agli utenti domestici in condizioni economico-sociali disagiate l’accesso a condizioni agevolate alla fornitura della quantità di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali. Su questo fronte, l’Autorità ha già fatto una consultazione prevedendo anche misure per limitare la progressività tariffaria alle famiglie numerose e ulteriori interventi per favorire l’accesso all’acqua La consultazione (DCO 85/2013/R/idr) ha riguardato la tariffa sociale e, in particolare, gli orientamenti rispetto all’individuazione dei beneficiari, delle utenze chiamate a finanziarlo, la quantificazione del beneficio, le modalità di accreditamento e di erogazione.
L’importanza di avviare un’indagine conoscitiva è emersa a conclusione di alcune consultazioni pubbliche dell’Autorità su tematiche di particolare rilevanza. Fra queste, ad esempio, la “Consultazione pubblica per l’adozione di provvedimenti sui contenuti minimi e trasparenza dei documenti di fatturazione del servizio idrico integrato” (DCO 348/2012/R/IDR) con gli orientamenti sulla trasparenza delle bollette, sulle “Compensazioni della spesa sostenuta per la fornitura del servizio idrico dagli utenti domestici economicamente disagiati” (DCO 85/2013/IDR) e, quindi, sulla tariffa sociale e sul “Fabbisogno di investimenti e individuazione degli strumenti di finanziamento per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale della risorsa idrica – primi orientamenti” (DCO 339/2013/R/IDR).
Nell’ambito dell’indagine, che dovrebbe concludersi entro il giugno 2014, l’Autorità potrà anche pubblicare documenti di ricognizione e potrà acquisire dagli operatori dati e informazioni ritenuti importanti per indirizzare le proprie scelte regolatorie future non solo rispetto all’attività di misura, ma anche in tema di efficienza idrica, tariffazione e di “capacitazione” del consumatore finale.

Eleonora Bettenzoli, Responsabile Unità Qualità ambientale della risorsa idrica e misura, Direzione Sistemi Idrici, Autorità per l’energia elettrica e il gas
Francesca Gialdini, Unità Qualità ambientale della risorsa idrica e misura, Direzione Sistemi Idrici, Autorità per l’energia elettrica e il gas

(Le opinioni sono espresse a titolo personale e non impegnano l’Autorità per l’energia)

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