20/03/2019

Inaugurato il nuovo potabilizzatore a Citerna

Una grande opera giunta a conclusione. Si tratta del sistema acquedottistico dell’Alta Valle del Tevere, una delle infrastrutture più significative per l’approvvigionamento idrico dell’Umbria. Ultimo tassello al sistema, il nuovo potabilizzatore realizzato a Citerna (Perugia), inaugurato dall’assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini, insieme al presidente dell’AURI (Autorità Umbra per Rifiuti e Idrico) Cristian Betti, al presidente di Umbra Acque Gianluca Carini e al sindaco del comune Giuliana Falaschi.

Il nuovo acquedotto fornirà acqua di ottima qualità prelevata dalla diga di Montedoglio, dando una soluzione sia qualitativa che continuativa a tutte le utenze del comprensorio, pari a 100.000 abitanti, servendo i territori di Citerna, Città di Castello, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, San Giustino, Umbertide e alcune frazioni di Perugia. È interconnesso, inoltre, con l’acquedotto Perugino-Trasimeno e permetterà dunque, in caso di emergenza idrica, di mitigare gli effetti della crisi idrica nei territori serviti.

Il nuovo impianto è progettato per alimentare tutti i comuni serviti con una potenzialità fino a 300 litri al secondo che, in situazioni di emergenza idrica, possono arrivare sino a 400 litri al secondo, in modo da consentire che circa 100 litri al secondo possano essere immessi, attraverso un sistema di pompaggi, sugli acquedotti che fanno capo al sistema Perugino-Trasimeno.

«Con questa opera abbiamo già realizzato sette degli otto schemi acquedottistici previsti nel Piano regolatore regionale degli acquedotti del 2007 – ha rilevato l’assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini –. In soli undici anni, l’impegno profuso in termini economici, tecnici e finanziari da parte della Regione, dell’AURI e dei gestori ci permette di avere un sistema acquedottistico regionale, coordinato con gli strumenti di pianificazione delle Autorità di Bacino, nel pieno rispetto delle norme europee. Questo ci consente di prevenire e ridurre i problemi derivanti da crisi idriche. Assicura infatti la possibilità di approvvigionamento da fonti diversificate, incidendo anche sulle problematiche legate al cambiamento climatico».

L’opera è stata realizzata con un investimento totale di circa 25 milioni di euro, dei quali quasi 5 milioni impegnati solo per l’impianto di potabilizzazione di Citerna, un impianto di ultima generazione dotato delle migliori tecnologie per la potabilizzazione dell’acqua, a partire dalla disinfezione attraverso ozono, filtrazione su sabbia e carboni attivi, disinfezione finale con biossido di cloro.

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