È entrata in funzione la nuova rete di distribuzione del gas nel territorio del “Bacino Sicilia Jonico-Peloritano”. Si tratta di una fondamentale infrastruttura che permette di fornire il servizio a oltre 35.000 cittadini residenti nella fascia jonica della provincia di Messina, coprendo una grave lacuna e aprendo nuovi scenari per lo sviluppo del territorio. La realizzazione dell’opera, un obiettivo inseguito per oltre trent’anni è ora finalmente diventato realtà, permetterà infatti anche di creare in futuro nuovi posti di lavoro per tecnici manutentori e operai specializzati, impegnati nella gestione della rete.
L’opera è stata realizzata per volontà del raggruppamento dei Comuni della Riviera Jonica messinese, un consorzio composto da 14 comuni: Fiumedinisi, che è anche il capofila, Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Furci Siculo, Itala, Mandanici, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Sant’Alessio Siculo, Savoca, Scaletta Zanclea e Santa Teresa di Riva.
A progettarla e costruirla l’azienda Fin Consorzio con sede a Roma, nata nel 2014 e specializzata nella progettazione e realizzazione di opere pubbliche, infrastrutture e nella gestione delle reti gas. E davvero di una grande opera si tratta in questo caso: il metanodotto, con i suoi ben 75 chilometri di estensione, è infatti uno dei maggiori interventi realizzati nel comprensorio jonico messinese. Atteso per oltre 30 anni, arriva dopo 10 anni dall’avvio delle procedure di costituzione del raggruppamento dei Comuni che per la sua costruzione hanno investito in totale circa 120 milioni di euro.