La Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, ha approvato una delibera che chiarisce le procedure autorizzative inerenti alla realizzazione di impianti per la produzione di gas rinnovabili, con particolare riferimento alle attività di upgrading di biogas in biometano.
Le richieste di chiarimenti da parte degli operatori
Sul territorio regionale sono in fase di progettazione numerosi impianti per la conversione del biogas prodotto dalla digestione anaerobica di matrice organica in biometano destinato a essere immesso nelle reti di distribuzione del gas naturale. Gli operatori di settore hanno espresso la necessità di essere maggiormente informati circa le autorizzazioni ambientali necessarie ai fini della realizzazione degli impianti all’interno delle aziende agricole. Uno dei punti su cui venivano richieste più precisazioni era soprattutto la qualificazione rispetto alla normativa in materia di AIA e al corretto inquadramento delle emissioni.
Il confronto con le associazioni di categoria
“Lo sviluppo del biometano partendo dalla conversione dal biogas – ha affermato l’assessore all’Ambiente e Clima – è uno degli obiettivi del PNRR. Per mettere a terra gli investimenti, però, è necessaria una semplificazione normativa. Con questa delibera vengono fornite le indicazioni per agevolare la valutazione degli interventi. Il dialogo con le associazioni di categoria ha portato a un risultato utile, che andrà a vantaggio delle aziende e della produzione sostenibile di energia. Il passaggio da biogas a biometano non genera ulteriori emissioni inquinanti indicate dalla normativa nazionale. Pertanto, non sono necessari passaggi burocratici aggiuntivi”.
La nuova frontiera dell’economia circolare
“In Lombardia – ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi – il biometano rappresenta un territorio da esplorare. Sfruttare gli scarti agricoli e zootecnici per produrre biometano non solo riduce l’impatto ambientale, ma offre anche opportunità economiche significative per le nostre aziende agricole. È un passo verso un’economia circolare più sostenibile, che valorizza le risorse locali e promuove l’innovazione nel settore agricolo.”