In funzione l’impianto di Hera a Ravenna per la produzione di biometano da rifiuti

È in funzione l’impianto di Herambiente a Ravenna per la produzione di biometano dal biogas della discarica. Si tratta di un impianto sperimentale che, partendo dal biogas prodotto dalla bio-decomposizione della frazione organica contenuta nei rifiuti di discarica, produce biometano, che sarà utilizzato per alimentare alcuni autobus del servizio di trasporto pubblico della città.

Progetto Biomether Life: biogas da discarica o da fanghi di depurazione di acque reflue urbane

L’impianto di Ravenna è parte del progetto Biomether Life, cofinanziato dal Programma Life della Commissione europea e da Regione Emilia-Romagna, avviato nel 2013. L’obiettivo è dimostrare la fattibilità tecnica ed economica della produzione e distribuzione di biometano nella regione, grazie allo sviluppo di una tecnologia italiana di purificazione del biogas da discarica o da fanghi di depurazione di acque reflue urbane.

Il biometano rappresenta una soluzione valida per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti e per il raggiungimento degli obiettivi europei al 2030 sulle quote di energie rinnovabili e quella dei biocarburanti per il trasporto. In particolare, il progetto sperimentale di Ravenna si propone di raggiungere a regime una produzione annua di 300.000 m3 di biometano, che eviteranno l’emissione in atmosfera di oltre 650 tonnellate di CO2.

Emilia-Romagna: secondo produttore di biogas in Italia

L’Emilia-Romagna, che con il 16% del biogas italiano è il secondo maggior produttore nazionale dopo la Lombardia (33%), è un territorio che presenta forti potenzialità di sviluppo della filiera del biometano per la significativa quantità di biomasse di scarto provenienti dal settore agroindustriale. È inoltre la regione con la raccolta differenzia pro-capite più alta di frazione organica e il più elevato numero di veicoli alimentati a gas naturale.

Non a caso, la Regione ha riservato un ruolo chiave nelle proprie strategie energetiche a questo combustibile rinnovabile, che si ottiene dall’upgrading (purificazione) del biogas prodotto dalla digestione anaerobica di rifiuti organici di diversa origine (sottoprodotti agricoli e agroindustriali, rifiuto organico differenziato, fanghi di depurazione) o dal biogas prodotto dallo smaltimento del rifiuto in discarica, fino a raggiungere l’equivalenza qualitativa ed energetica del metano di origine fossile.

Il biometano trattato e immesso in rete presenta diversi vantaggi: può contribuire alla sostituzione delle fonti energetiche fossili con fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi UE al 2020, essere utilizzato per il settore dei trasporti contribuendo al raggiungimento della quota del 10% da biocarburanti, consentire un risparmio logistico grazie alla capillarità della rete nazionale del gas naturale e integrarsi con altre fonti energetiche rinnovabili non programmabili e intermittenti, come il fotovoltaico.

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