Due anni di lavori, con la conclusione prevista per marzo 2026 e collaudo e messa a regime per giugno dello stesso anno. È il cronoprogramma per la realizzazione del nuovo impianto per il trattamento della Forsu (Frazione organica del rifiuto solido urbano) di ReCos, società del Gruppo Iren attiva nel settore dei rifiuti. Questo sorgerà in località saliceti, nel comune di Vezzano Ligure (La Spezia).
Si tratta di un’opera strategica per contribuire all’autosufficienza del sistema rifiuti in Liguria, che, una volta in esercizio, permetterà di evitare costi e impatti ambientali legati all’invio dell’immondizia fuori regione. Per la sua realizzazione la multiutility ha ottenuto un finanziamento dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di 40 milioni a valere sui fondi PNRR, che vanno a coprire buona parte dell’investimento, che nel totale ammonta a 52,4 milioni di euro.
Biometano e compost dai rifiuti organici
L’impianto è dedicato al trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani (il cosiddetto “umido”) e della frazione “verde”, ovvero stralci e potature delle piante.
Quando entrerà in esercizio tratterà 60.000 tonnellate all’anno di materiale, che sarà trasformato in biometano, attraverso una fase anaerobica, al chiuso e in assenza di ossigeno, in modo da produrre oltre 6 milioni di metri cubi di gas sostenibile all’anno.
Il biometano sarà immesso nella normale rete di distribuzione gas e utilizzato per l’autotrazione. Inoltre, verranno prodotte oltre 30.000 tonnellate all’anno di compost di qualità che verrà utilizzato in agricoltura e nella vivaistica come biofertilizzante.
Un polo integrato per i rifiuti urbani del Levante ligure
Il progetto di ReCos prevede la collocazione dell’impianto presso il sito di Saliceti, dove è già presente un impianto Tmb, per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati.
Tra i due sistemi si creeranno sinergie gestionali, strutturali e logistiche, che daranno vita a un vero e proprio Polo integrato per il trattamento dei rifiuti urbani del Levante ligure, nel rispetto dei principi di prossimità e autosufficienza.
L’area prescelta presenta una superficie disponibile di 60.000 mq, per una futura area coperta di 25.000 mq, ed è già ben collegata con la viabilità autostradale e ferroviaria, in modo da minimizzare l’impatto sul traffico ordinario.