Proseguono i lavori di Lario Reti Holding per l’ammodernamento del depuratore di Lecco. Lavori che il gestore idrico della provincia di Lecco porta avanti con due principali obiettivi: l’ottenimento dell’autorizzazione allo scarico, che manca dall’anno 2000, e l’abbattimento delle emissioni odorigene. Quelli compiuti negli ultimi anni, per un valore totale di oltre 1,2 milioni di euro, cominciano a dare i loro frutti, ma c’è ancora da fare.
Attualmente è in via di conclusone la costruzione delle vasche di denitrificazione della linea 1, realizzate riconvertendo le vecchie linee di digestione fanghi, che permetteranno di portare al pieno rientro nei parametri di legge degli scarichi della stessa linea, risultato già ottenuto sulla linea 2, dove i lavori sono stati già terminati. Così come è stato concluso l’aggiornamento del comparto di ossidazione con l’installazione di nuovi sistemi a microbolle, costituiti da moderne soffianti, nuove linee di piping e diffusori posti sul fondo delle vasche.
Dall’estate si procederà, fino a fine anno, con il potenziamento delle pompe di sollevamento, attraverso l’introduzione di nuovi modelli in grado di regolarsi in base alla portata in ingresso, così da poter gestire meglio i carichi di pioggia, e la realizzazione di nuove parti impiantistiche per consentire la grigliatura fine (fino a 2,5 mm) delle acque di piena che non è possibile accogliere all’interno dell’impianto.
Tra le altre opere già concluse la realizzazione della nuova stazione di disidratazione dei fanghi, con l’installazione di nuove centrifughe che hanno permesso di ridurre la produzione di fanghi generati dal depuratore dalle 5.400 tonnellate di fango al 13/15% di secco (con oltre l’85% di acqua) precedenti alle 3.400 tonnellate al 22/24% di secco (con 78% di acqua) attuali, garantendo un risparmio economico per il loro allontanamento pari a 200.000 euro annui. Inoltre, per abbattere le emissioni odorigene e ridurre i disagi causati dai forti odori in uscita dall’impianto, sono stati installati dei pannelli di copertura nelle zone più critiche, quali il canale di ingresso reflui, ispessitori, disidratazione e stoccaggio fanghi, installando aspiratori e un biofiltro per il trattamento e la deodorizzazione dell’aria. La tecnologia utilizzata per il filtro aria è 100% naturale e proviene dall’Irlanda: si tratta del sistema biotrickling filter, già adottato con successo nei depuratori di Bellano e Mandello, che unisce un sistema di lavaggio controcorrente a un sistema filtrante biologico e si tratta di un sistema che è già stato installato. L’aria proveniente dagli aspiratori posti all’interno delle sezioni di trattamento fanghi viene portata a contatto con un letto di gusci di conchiglie sulle quali si trova una particolare fauna microbica, la quale ossida e metabolizza le sostanze odorigene, controllando quindi la qualità dell’aria in uscita.