08/11/2024
Servizi a Rete

Il territorio della provincia di Lecco si appresta a uscire dall’infrazione comunitaria

Il territorio della provincia di Lecco si appresta a uscire dalle infrazioni comunitarie per quanto riguarda le reti fognarie e gli impianti di depurazione. Grazie a investimenti per oltre 27 milioni di euro, portati avanti dall’Ufficio d’Ambito di Lecco e dal gestore Lario Reti Holding, sono state superate le criticità che interessavano la raccolta e il trattamento delle acque reflue in alcuni comuni della provincia. Nello specifico si tratta di Valmadrera, Mandello del Lario e Olginate, inclusi tra i 478 agglomerati non conformi per i quali di recente la Commissione europea ha effettuato un ricorso alla Corte di giustizia contro la Repubblica Italiana.

Il collettore Oliveto Lario-Valmadrera

Per quanto riguarda Valmadrera, agglomerato che produce un carico di acque reflue pari a 69.438 abitanti equivalenti, nonostante la maggior parte dei reflui, circa il 94,9%, fosse convogliata verso un impianto di trattamento, venivano segnalate alcune criticità. La prima era la riduzione nel numero di campioni prelevati tra novembre 2022 e marzo 2023, che risultavano così insufficienti, solo 12 contro il minimo richiesto di 24. Inoltre, la Commissione segnalava che il collettore fognario di Oliveto Lario-Valmadrera, necessario per completare il sistema fognario locale, non era ancora attivo. Entrambe le criticità sono state superate: il monitoraggio effettuato tra gennaio e agosto 2024 ha registrato 31 campioni prelevati a Valmadrera, mentre a luglio dello scorso anno è stato collaudato e messo in esercizio il collettore fognario, che convoglia i reflui da Oliveto Lario al depuratore di Valmadrera. Un progetto questo, che ha richiesto due anni di lavori e realizzato con un investimento di 9,1 milioni di euro. Inoltre, per garantire il trattamento dei nuovi reflui provenienti da Oliveto Lario, il depuratore di Valmadrera è stato ammodernato con un ulteriore investimento di 3,7 milioni di euro. L’efficientamento dell’impianto proseguirà con gli ultimi interventi previsti nel biennio 2023-2024, inclusi lavori di miglioramento della rete fognaria delle frazioni Onno, Vassena e Limonta di Oliveto Lario.

Il depuratore all’avanguardia di Mandello del Lario

Nel caso di Mandello del Lario, invece, il problema era legato al fatto che il depuratore a servizio della cittadina e che serve anche la Sponda Orientale del Lago di Lecco, era sottodimensionato rispetto alle necessità. L’impianto aveva infatti una capacità di 20.000 abitanti equivalenti contro i 22.349 abitanti equivalenti prodotti dall’agglomerato. Lo scorso mese di maggio Lario Reti Holding ha terminato i lavori di potenziamento dell’impianto, avviati nel 2022, che hanno incluso l’installazione di griglie elettromeccaniche per il pretrattamento delle acque e un sistema avanzato per il trattamento biologico. È stato introdotto un nuovo sistema di filtrazione e trattamento UV, oltre a coperture per le vasche di digestione dei fanghi. Inoltre, è stato installato un sistema di telecontrollo per monitorare e gestire a distanza l’impianto. L’Ufficio d’Ambito ha confermato che il depuratore è ora adeguato alle esigenze dell’agglomerato, con l’ultimo superamento dei limiti di legge riscontrato a febbraio 2024. L’impianto è ora in grado di garantire il rispetto degli standard qualitativi previsti.

Potenziata rete e depuratore a Olginate

Infine, per l’agglomerato di Olginate, che genera un carico di 27.570 abitanti equivalenti, la criticità era costituita dal fatto che solo il 93,96% delle acque reflue fino al 2019 venivano trattate in modo adeguato. L’impianto, costruito nel 1990, serve circa 40.000 abitanti equivalenti nei comuni di Olginate, Pescate, Garlate e Valgreghentino. La copertura fognaria è stata migliorata, raggiungendo il 100%, anche se la Commissione ha evidenziato la necessità di dati aggiornati per valutare l’efficacia del sistema.

Finalmente standard europei

Con il completamento degli interventi di collettamento dei reflui e il potenziamento degli impianti di trattamento, i tre agglomerati hanno compiuto i passi necessari per allinearsi agli standard europei stabiliti dalla direttiva 91/271/CEELe azioni intraprese per rispondere a queste sfide si sommano a quelle già effettuate dal 2016 ad oggi per rispondere ad altre infrazioni verificate dall’Unione Europea, per un valore investito totale pari a circa 27 milioni di euro e che hanno interessato gli agglomerati di Calco, Valle San Martino, Premana, Bellano, oltre ai già citati Valmadrera, Mandello del Lario e Olginate.

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