Entrerà in funzione entro la fine dell’anno il maxi impianto di stoccaggio del gas di Cornegliano Laudense (provincia di Lodi). Realizzato da Ital Gas Storage, l’impianto può accogliere circa 2,2 miliardi di metri cubi di gas nel sottosuolo, costituendo uno dei depositi più grandi del Nord Italia. Ma c’è di più. Il sito sarà collegato alla rete nazionale del gas metano, nonostante il divieto pronunciato da Regione Lombardia: a firmare il via libera, il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. La Regione, nel 2015, si era opposta all’attivazione della centrale per problemi di sicurezza: chiedendo un parere al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm) sulla pericolosità dell’impianto, non era giunta risposta. Da qui il divieto. Divieto ora ribaltato dal governo. Intanto procedono i cantieri per la posa del metanodotto che scorre sotto la strada provinciale 235. Il tubo d’acciaio, che trasporterà il gas naturale, servirà a collegare l’area centrale del Cluster A, situato a cascina Sesmones, con il Cluster B, che si estende tra cascina Cesarina e il cimitero di Cornegliano Laudense. Quest’ultimo passaggio andrà a completare il progetto di Ital Gas Storage, la società per azioni che ha ottenuto nel 2011 la concessione dell’ex giacimento Eni per 40 anni.