Il ruolo del Sistema Nazionale Protezione Ambientale nella tutela e valorizzazione della risorsa idrica

 

 

 

 

Loris Tomiato – Direttore Generale ARPAV
 

Il Sistema Nazionale di Protezione Ambientale, che raccoglie tutte le Agenzie Per la protezione dell’Ambiente raggruppandole intorno ad una serie di obiettivi comuni: ad esempio attraverso i LEPTA per garantire un livello omogeneo in tutta Italia per il monitoraggio ambientale, per la valutazione dei rischi e per la gestione delle pressioni, in modo particolare con riguardo alla direttiva quadro Acque.

Ciò che viene richiesto dalla normativa è una visione globale del problema, per cui sono necessarie informazioni articolate in ambiti diversi (biologia, fonti di pressione, stato chimico fisico, classificazione, etc), che vengono valutate attraverso l’utilizzo dello schema DPSIR (Determinante, Pressione, Stato, Impatto, Risposta) in grado di mettere in relazione le pressioni esercitate sulla matrice, lo stato della matrice stessa e le risposte che già ci sono o che sono ipotizzabili per il futuro.

La rete di monitoraggio, che considera nel suo insieme le diverse tipologie di acque interne e le diverse problematiche ambientali, tutte interconnesse tra loro, si concentra maggiormente in pianura rispetto alla fascia montana, in ragione del fatto che le problematiche ambientali sono maggiori in pianura per la maggiore presenza antropica.

ARPAV ha eseguito nel 2020 una nutrita serie di controlli e analisi per la matrice acqua in ambiente, a cui si aggiungono i controlli per le acque potabili, che vengono eseguite per le AUSL e le analisi allo scarico dei depuratori.

I Gestori del Servizio Idrico Integrato sono quindi fra i principali attori ed interlocutori che operano in collaborazione con ARPAV, in primo luogo nel controllo della qualità delle acque destinate al consumo umano e distribuite attraverso le reti acquedottistiche. ARPAV però non si limita a questo, partecipando attivamente ai processi di formazione dei Piani di Sicurezza degli Acquedotti (PSA) che sono il più potente strumento di prevenzione  attraverso la valutazione e gestione del rischio esteso a ciascuna fase della filiera idrica.

ARPAV ha inoltre aperto la collaborazione all’instaurazione della delega all’autocontrollo delle analisi delle acque di scarico per i parametri BOD, COD, Solidi sospesi, Azoto totale e Fosforo totale compresi in Tab 1 e 2 All. 5 parte III del D.Lgs 152/.

 

 

 

 

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