La lotta alle emissioni di gas serra è una priorità anche per il Regno unito, così come anche per gli esperti d’Oltremanica una delle più efficaci tecnologie per conseguire tale risultato è rappresentata dal teleriscaldamento.
In questo quadro si inserisce il nuovo piano presentato lo scorso 11 aprile dal governo britannico di sostegno alla realizzazione di sistemi di distribuzione del calore. Si tratta del Heat networks investment project (Hnip), un piano che destina 320 milioni di sterline (equivalenti a circa 371 milioni di euro) per la realizzazione di sistemi di teleriscaldamento all’avanguardia, che servano due o più edifici) sia nel settore pubblico sia in quello privato in Inghilterra e Galles. Piano che dovrebbe cominciare a essere operativo a partire dal prossimo autunno.
Alla base del progetto vi è dunque il convincimento che le reti di calore potranno svolgere un ruolo decisivo nella decarbonizzazione a lungo termine del riscaldamento. Questo perché tali sistemi permettono lo sfruttamento e l’utilizzo integrato di diverse fonti di energia rinnovabile e di energia termica di recupero da diversi processi industriali. Secondo uno studio dello stesso governo, infatti, le reti di teleriscaldamento potrebbero soddisfare fino al 17% della domanda di calore nelle abitazioni e fino al 24% di edifici a uso industriale e pubblici entro il 2050.
Del resto, esistono già numerosi e importanti progetti in tal senso nel Regno Unito. Come il sistema di teleriscaldamento di Sheffield, nel South Yorkshire, che ha come sua fonte principale di alimentazione la combustione di 12.000 tonnellate di rifiuti urbani ogni anno. O quello della città di Southampton, nell’Hampshire, alimentato da una centrale di cogenerazione geotermica, che fornisce calore a oltre mille utenze residenziali, oltre all’Università, all’ospedale, a un centro commerciale, al quartier generale della polizia e agli studi della Bbc.
«Il Regno Unito ha guidato la decarbonizzazione nel comparto dell’elettricità e questo nuovo piano mostra che vogliamo fare altrettanto anche nella generazione del calore – ha commentato Claire Perry, ministro dell’energia del Regno unito -. Il nuovo piano apre il mercato a progetti innovativi e rappresenta un passaggio fondamentale nella strategia di crescita pulita del paese».