Il piano dei gestori del Friuli-Venezia Giulia per digitalizzare gli acquedotti montani

Digitalizzare i piccoli acquedotti montani per migliorare il servizio idrico per le comunità nelle aree interne. A questo obiettivo mira il progetto pilota, sviluppato dai gestori del servizio idrico integrato della Regione Friuli-Venezia Giulia, riuniti nella rete d’impresa Smart Water Management FVG, che riguarda in particolare le aree interne delle zone montane dell’Alta Carnia, Dolomiti Friulane, Canal del Ferro e Val Canale e Valli del Torre e del Natisone.

Sistemi acquedottistici vulnerabili

Si tratta di aree caratterizzate da una vasta estensione territoriale e bassa densità di popolazione, spesso dipendenti da acquedotti rurali alimentati da sorgenti superficiali in aree remote, soggette a siccità durante i mesi estivi e a gelo in quelli invernali. Fenomeni accentuati dai cambiamenti climatici, che hanno acuito l’imprevedibilità di eventi atmosferici di forte intensità, che a loro volta impattano direttamente sulla qualità percepita del servizio idrico. In tale situazione l’assenza di un sistema di monitoraggio adeguato non permette interventi correttivi tempestivi.

Telecontrollo avanzato

Per risolvere tali problematiche i gestori hanno quindi messo a punto un piano per la digitalizzazione degli acquedotti rurali presenti in queste zone. Questo prevede l’introduzione di tecnologie innovative e un insieme di soluzioni avanzate di tipo early warning, che consentono di rilevare in anticipo scostamenti quantitativi e qualitativi nei parametri della risorsa idrica tramite l’adozione di sistemi di telecontrollo. Il progetto si focalizza quindi sull’installazione di sistemi tecnologici di controllo e comando che rientrano nell’ambito dell’Industria 4.0, assicurando un monitoraggio e una gestione del servizio idrico di queste zone più efficienti e allineati agli standard degli acquedotti di pianura.

I gestori partecipanti

Nello specifico, il progetto vede la partecipazione attiva di quattro delle sette aziende che hanno costituito la rete di impresa: Cafc, nel ruolo di società mandataria, Livenza Tagliamento Acque, Hydorgea e Acquedotto Poiana. L’investimento complessivo ammonta a 3 milioni di euro e la realizzazione dei lavori sarà completata entro il mese di marzo del 2027.

«Il miglioramento e l’ottimizzazione della gestione del servizio idrico integrato di queste aree necessitano di diversi sostegni, anche di tipo finanziario con la partecipazione delle istituzioni – ha commentato il presidente di Cafc, Salvatore Benigno -. In questo senso abbiamo trovato una sinergia operativa con la Regione Friuli-Venezia Giulia e in particolar modo attraverso l’assessorato alla Montagna, al quale vanno i più sentiti ringraziamenti anche a nome dell’intera rete Smart Water Management FVG».

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