Gli scarichi non autorizzati e/o non conformi ai limiti di legge in fognatura costituiscono un problema di governo complesso e di notevole responsabilità per i Gestori del Servizio Idrico Integrato. Ad esempio, scarichi di sostanze tossiche che raggiungano gli impianti di trattamento delle acque di rifiuto (usualmente a ciclo biologico) possono incidere negativamente sugli impianti stessi, provocando pertanto il rilascio in ambiente di concentrazioni non tollerabili di inquinanti.
Poiché i possibili punti di immissione sono distribuiti in tutto il sistema fognario e, quindi, non facilmente sorvegliabili, la prevenzione di atti di immissione volontaria di sostanze nocive in una rete urbana o in un corpo idrico superficiale è in pratica impossibile. In tali situazioni occorre pertanto:
• poter individuare rapidamente la presenza di una sostanza con concentrazioni non ammissibili, in maniera tale da poter intervenire tempestivamente, minimizzando il danno ambientale;
• poter risalire all’individuazione della sorgente dello scarico (e pertanto all’individuazione del soggetto responsabile dello stesso).
Il perseguimento dei predetti obiettivi è reso più complesso dal fatto che gli scarichi non autorizzati e/o non conformi hanno, di norma, carattere temporaneo. Ciò impone di poter disporre di una rete di sensori estremamente diffusa sul sistema fognario, in maniera tale da minimizzare il tempo necessario ad individuare una contaminazione.
Inoltre, ciò può consentire di acquisire una mole di dati tale da permettere una simulazione backwards del processo di trasporto dell’inquinante. Infatti, per realizzare tale individuazione (source location) occorre disporre di un set di misure di qualità sul sistema oggetto di studio, nonché di una conoscenza approfondita del funzionamento idraulico dello stesso. Con tali dati è possibile simulare “all’indietro nel tempo” il trasporto e la diffusione del contaminante, risalendo alla sua fonte.
Il Progetto SIMonA Sistema Integrato di competenze per il MONitoraggio, la protezione ed il controllo delle infrastrutture idriche, fognarie ed Ambientali, finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del Progetto “Campus dell’Innovazione”, si pone l’obiettivo di mettere a punto un Sistema Integrato che consenta il monitoraggio diffuso delle infrastrutture idriche e fognarie, nonché il monitoraggio ambientale. Il Progetto, della durata di 30 mesi, terminerà a giugno 2015.
In tale ambito è stato individuato come sito pilota, atto a dimostrare le potenzialità dell’approccio proposto, una parte della rete fognaria del Comune di Massa Lubrense (NA), gestita dalla GORI spa. Tale sito è stato equipaggiato sia con sensoristica commerciale sia con strumentazione di misura prototipale, appositamente sviluppata nell’ambito del progetto.
di Giovanni de Marinis, Cristiana Di Cristo, Angelo Leopardi – Dipartimento di Ingegneria Civile e Meccanica, Università di Cassino e del Lazio Meridionale
Saverio De Vito, Girolamo Di Francia, Grazia Fattorusso – ENEA UTTP Portici
Giovanni Paolo Marati, Francesco Rodriquez- GORI spa
Questo abstract fa parte di una serie di interventi tecnici che verranno presentati durante il Convegno “Università e mondo dell’industria: collaborazione e trasferimento tecnologico” – H2O Bologna 22/24 ottobre.
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