19/12/2024
Servizi a Rete

Il Gruppo Hera ottiene quasi dieci milioni di fondi PNRR per l’agrivoltaico

Il Gruppo Hera si è aggiudicato 9,4 milioni di euro per due progetti finalizzati allo sviluppo di sistemi agrivoltaici avanzati. Il finanziamento rientra nella misura PNRR, Investimento 1.1 “Sviluppo Agrivoltaico“, nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e Transizione ecologica”, Componente 2, “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”. Gli impianti, che contribuiranno alla transizione energetica e alla decarbonizzazione in Emilia-Romagna, raggiungeranno una potenza di picco di oltre 19 MW, equivalente al consumo di circa 11.000 famiglie e al risparmio annuo di 7.700 tonnellate di CO2, pari all’anidride carbonica assorbita in un anno da un bosco di circa 830 ettari.

Un piano coerente con gli obiettivi del Gruppo

6,6 milioni di euro sono stati assegnati al progetto per lo sviluppo di un Energy Park a Faenza, mentre 2,8 milioni al progetto cesenate di Horowatt, newco tra la multiutility e la società cooperativa agricolaOrogel. L’aggiudicazione di questi contributi PNRR rafforza gli investimenti del Gruppo Hera nel settore delle energie rinnovabili e rappresenta un riconoscimento dell’impegno della multiutility nel campo della transizione energetica e della decarbonizzazione. I progetti di sviluppo dell’agrivoltaico rientrano nella strategia delineata nel piano industriale del Gruppo che prevede iniziative per traguardare la neutralità carbonica, abbattere le emissioni e incrementare la produzione di energia green. Queste si inseriscono, inoltre, nel Piano di transizione climatica del Gruppo, che punta a raggiungere emissioni Net Zero al 2050.

Il sostegno del GSE ai sistemi ibridi agricoltura-energia

Il progetto di Energy Park di Faenza ha ottenuto il maggior contributo tra i progetti ammessi nel Centro-Nord ed è risultato decimo nella graduatoria italiana. Per promuovere la realizzazione di questi sistemi ibridi agricoltura-energia, il bando PNRR prevede l’erogazione di un incentivo composto da un contributo in conto capitale, pari al massimo al 40% delle spese sostenute per la realizzazione dell’impianto, e di una tariffa incentivante fissa e predeterminata per 20 anni applicata alla produzione di energia elettrica immessa in rete. La tariffa predeterminata, stabilita dal GSE, consente al Gruppo Hera di eliminare i rischi legati alle oscillazioni dei prezzi durante la vita utile dell’impianto.

8 GWh dall’impianto in realizzazione nella sede Orogel

Horowatt realizzerà presso lo stabilimento cesenate del Gruppo Orogel un impianto agrivoltaico in grado di produrre circa 8 GWh ogni anno. Questo si integrerà con l’impianto di cogenerazione esistente realizzato e gestito da Hera Servizi Energia. Si tratta di un’opera di grande rilevanza, sia per la riduzione dei costi energetici di Orogel, sia per i benefici ambientali, corrispondenti ad un risparmio annuo di 2.000 tonnellate di CO2. è sperimentare una virtuosa coesistenza fra la tecnologia agrivoltaica e le coltivazioni, che saranno protette dalle temperature eccessive e potranno godere di una maggior umidità dei terreni. I pannelli fotovoltaici saranno montati su strutture in metallo ad un’altezza di 3 metri, sufficiente a consentire l’esecuzione delle attività agricole sottostanti. Inoltre, grazie a un’automazione integrata con sensori sui terreni, i pannelli potranno essere orientati non solo per inseguire il sole, garantendo la massima efficienza, ma anche per rispondere a specifiche esigenze agricole (agricoltura 4.0). La realizzazione dell’intervento è prevista nel corso del 2025.

Urban forest con produzione di energia rinnovabile

L’Energy Park di Faenza sorgerà su un’area di circa 70 ettari a ovest della città. L’impianto sarà composto da oltre 22.000 pannelli bifacciali per una potenza totale di 14 MW; si stima una produzione di energia elettrica di circa 21,5 GWh all’anno, pari al consumo di circa 7.500 famiglie, con un risparmio annuo in termini di CO2 di 5.700 tonnellate. L’energia elettrica prodotta sarà direttamente immessa in rete, riducendo significativamente l’impronta carbonica di Faenza e aumentando l’autosufficienza energetica della città. Gli attori coinvolti nel progetto (Comune di Faenza, Gruppo Hera con Studio LBLA, Unione della Romagna Faentina e la Società Agricola Le Cicogne, partecipata da Crédit Agricole e dalla Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza) hanno ipotizzato di destinare un terzo della superficie alla produzione di energia contestuale alla coltivazione agricola, un terzo all’agricoltura in campo aperto e un terzo alla urban forest. L’avvio delle opere per la realizzazione dell’impianto è previsto nel 2025, con fine lavori a inizio 2026.

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