Il governo promette 100 milioni per il depuratore del Garda


Un primo stanziamento da 100 milioni di euro per rendere efficiente la depurazione del Lago di Garda. Lo ha promesso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, intervenendo a una conferenza sul tema svoltasi a Verona.
La cifra annunciata da Lotti, che ha sottolineato come la salvaguardia delle acque del lago, e quindi la soluzione al problema della depurazione dei reflui nell’area, sia all’attenzione del governo, coprirebbe meno della metà del progetto preliminare di Garda Uno e di AGS, che intendono potenziare il depuratore di Peschiera, migliorare le condotte sulla sponda veronese, dove gli sfioratori imbarcano acqua quando il livello del lago supera i 110 centimetri sullo zero idrometrico, ma soprattutto eliminare la condotta sub-lacuale che da Toscolano arriva fino a Torri, troppo vecchia e che rischia di rompersi, per realizzare un nuovo depuratore a Visano, nella bassa bresciana, a 30 chilometri di distanza dal lago.
Un progetto però che trova una forte opposizione da parte dei comuni della Bassa, contrari a smaltire le fogne di quasi tutto il Garda bresciano. Un’ipotesi alternativa avanzata dalle comunità locali prevede la realizzazione di due impianti di medie dimensioni, uno a Toscolano e uno a Lonato, con Desenzano e Sirmione che continuerebbero a conferire i loro reflui nell’impianto di Peschiera. Soluzione che prevede anche la divisione tra acque bianche e nere per evitare di diluire troppo i liquami che arrivano all’impianto e che impediscono ai batteri di fare il loro dovere.

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