Il calore di “Feralpi” per teleriscaldare il basso Garda


Uno dei grandi vantaggi dei sistemi di teleriscaldamento è la possibilità di alimentare la rete con calore proveniente dalle diverse fonti disponibili su un territorio. A questa possibilità si guarda con interesse a Lonato del Garda, in provincia di Brescia, dove “Feralpi”, una tra i principali produttori siderurgici in Europa specializzato negli acciai per l’edilizia, ha presentato un progetto per teleriscaldare la cittadina con il calore di scarto del suo sito industriale.
Una intenzione manifestata la prima volta circa un anno fa, accolta con favore dall’amministrazione cittadina e che ora diventa sempre più concreta, sebbene per la realizzazione del primo tracciato e l’avvio del servizio occorrano almeno un paio di anni.
Che ci si stia realmente muovendo in tale direzione lo rivela proprio la delibera di giunta con la quale il Comune si impegna a «supportare Feralpi Group nelle fasi di richiesta delle autorizzazioni necessarie».
«Siamo da sempre interessati a questo progetto perché rientra a pieno titolo nei percorsi da seguire per tutelare la qualità dell’aria, come confermato dall’adesione al Patto dei sindaci per il clima e l’energia, proposta dall’Unione europea per ridurre le emissioni nell’atmosfera. Inoltre, le nuove normative europee promuovono l’utilizzo di calore di recupero da processi industriali all’interno di sistemi di teleriscaldamento efficienti, riducendo così i consumi di fonti fossili»
ha spiegato il sindaco Roberto Tardani.
La nuova rete potrebbe essere considerata un’estensione di quanto già realizzato da “Feralpi” nel proprio sito, dove ha effettuato una modifica agli impianti con investimenti a proprio carico, per recuperare parte del calore derivato dal processo produttivo, che viene distribuito attraverso una piccola rete di teleriscaldamento alle utenze interne.
Per ciò che riguarda il nuovo progetto l’azienda è alla ricerca di partnership per realizzare l’infrastruttura per teleriscaldare il territorio lonatese, anche se la potenzialità dell’impianto potrebbe essere in grado di raggiungere anche i territori limitrofi del basso Garda.

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