Il biometano entra nelle reti di distribuzione gas di AcegasApsAmga. Il gas green immesso nell’infrastruttura proviene dall’impianto Quadruvium, situato a Codroipo, in provincia di Udine, di Enibioch4in, società di Eni Sustainable Mobility a sua volta del gruppo Eni, il colosso italiano dell’energia.
L’impianto Quadruvium è uno dei 22 asset acquisiti da Eni nel marzo 2021 e dal 2009 produce biogas da effluenti zootecnici, matrici agricole e biomasse residuali del territorio per generare energia elettrica.
Drastico abbattimento delle emissioni di CO2
Lo scorso anno Enibioch4in ha avviato il cantiere per la riconversione del processo finalizzato alla produzione di biometano da questo impianto, il primo allacciato a una rete distribuzione gas nel Friuli-Venezia Giulia. La produzione è già iniziata e si porterà progressivamente fino a 499 smc/ora di gas.
Più sostenibile in termini di impatti emissivi, il biometano prodotto sarà equivalente ai consumi annui di circa 5000 autovetture, con un abbattimento delle emissioni di CO2 su tutto il ciclo produttivo fino a circa il 67% rispetto all’equivalente quantitativo di metano fossile.
In corso la conversione di altri impianti in Friuli
La riconversione a biometano dell’impianto di Codroipo è un esempio virtuoso di economia circolare che predilige, oltre all’impiego di materie prime agricole e di scarto, l’utilizzo di un’infrastruttura esistente. Strategico per la transizione energetica, il biometano viene generato dalla digestione anaerobica di sostanze organiche facilmente reperibili e a chilometro zero. Un combustibile sul quale Eni sta puntando, considerando che solo in Friuli-Venezia Giulia sono in corso gli iter autorizzativi per la riconversione di altri tre impianti di Enibioch4in. Tali siti si trovano tra le province di Udine e Gorizia e, insieme a quello di Codroipo, produrranno a regime oltre 10 milioni smc/anno di biometano.
Reti smart per contribuire alla decarbonizzazione
L’immissione in rete del gas amico dell’ambiente è stata possibile grazie all’importante impegno da parte di AcegasApsAmga nello sviluppo di una rete smart e flessibile, in grado di gestire flussi provenienti da fonti energetiche rinnovabili. Impegno che è parte del contributo della multiutility alla decarbonizzazione.
«Utilizzare il metano non fossile significa contribuire a rispondere agli obiettivi di sostenibilità ambientale dell’Agenda Onu 2030 e promuovere un modello concreto di economia circolare attraverso l’integrazione del settore agricolo e zootecnico del territorio con la filiera energetica», ha commentato Giovanni Piccoli, direttore Reti AcegasApsAmga.