Compie 20 anni il teleriscaldamento di Monza. Acsm-Agam ha celebrato la ricorrenza, anzi le ricorrenze, perché ai 20 anni di attivazione del servizio si aggiungono i primi 10 anni di attività della centrale Monza Nord, una delle tre che alimentano il sistema, con una cerimonia lo scorso 9 giugno.
Una storia, quella del sistema di teleriscaldamento del capoluogo della Brianza, tutta all’insegna della sostenibilità ambientale, dell’efficientamento energetico e dello sviluppo sostenibile, che prese il via nel 1999 con la realizzazione della centrale di cogenerazione Monza Centro, situata in via Canova, nel centro della città. Percorso proseguito con l’attivazione nel 2003 della seconda centrale, quella di via Monte Pasubio, nell’area Sud, e, infine nel 2009 con l’accensione della centrale Monza Nord, situata nel limitrofo comune di Lissone.
Alle tre centrali cogenerative si aggiunge la rete di distribuzione del calore, che attualmente si estende per ben 32 chilometri, servendo oltre 300 edifici e circa 8.000 unità immobiliari. Un sistema che permette di evitare ogni anno circa 5.000 tonnellate di anidride carbonica.
Ma la storia del teleriscaldamento di Monza non vuole fermarsi qui. Il gruppo, che in questi mesi ha investito circa 5 milioni per l’estensione della rete, ha in serbo ulteriori investimenti. «Metteremo in campo altri tre milioni di euro entro la fine di quest’anno – ha annunciato l’amministratore delegato di Acsm-Agam, Paolo Soldani –. Vogliamo estendere il servizio anche nella parte Est di Monza e tra pochi mesi il recupero di cascame termico, già attivo con lo stabilimento del gruppo alimentare Rovagnati, partirà anche con BrianzAcque». Insomma, si prosegue sempre all’insegna dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare.