Un nuovo sistema di itinerari, adatti a tutti, che offrono l’opportunità di conoscere il patrimonio naturalistico, storico e culturale del territorio e che ha come filo conduttore una delle sue risorse più importanti: l’acqua. Sono i Cammini d’Acqua, il nuovo progetto sviluppato da Uniacque, il gestore idrico della provincia di Bergamo, in collaborazione con la rivista Orobie. Un progetto nato dalla volontà di valorizzare il ruolo culturale, storico, naturalistico e antropologico che l’acqua riveste ancora oggi nello sviluppo delle comunità del territorio.
Acqua chiave per il turismo slow
I primi due percorsi già mappati e tracciati lungo le vie dell’acqua bergamasca sono il Cammino dei Fontanili e il Cammino Borlezza. Il primo si sviluppa lungo la Media Pianura Bergamasca, il secondo segue invece il torrente Borlezza dal Monte Pora fino al Lago d’Iseo.
Entrambi i percorsi sono destinati a creare una rete di sentieri tematici, mettere in relazione operatori locali e a essere integrati con il sistema di mobilità dolce già presente sul territorio. Un esempio virtuoso di come attraverso una risorsa vitale come l’acqua sia possibile sensibilizzare le persone verso un turismo sostenibile e slow, educando alla riscoperta delle caratteristiche peculiari della propria terra. I percorsi mappati rappresentano solo il primo step di un progetto molto più ampio. Uniacque in futuro procederà infatti con la mappatura di altri itinerari in Val Brembana, ovvero il Sentiero Clanezzo-Bracca e il Sentiero Carona Laghi, e successivamente nell’Isola bergamasca.
Valorizzare il patrimonio ambientale
«Abbiamo promosso questa iniziativa perché pensiamo che la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale siano una sfida da cogliere oggi, in relazione a un futuro che sia davvero più sostenibile in ogni suo aspetto – ha commentato Luca Serughetti, presidente di Uniacque –. I Cammini d’Acqua porteranno alla scoperta di percorsi meno noti del territorio bergamasco e siamo convinti che produrranno un impatto positivo sul tessuto culturale ed economico della nostra Provincia».
I due itinerari
Il Cammino dei Fontanili si sviluppa lungo la media pianura bergamasca toccando:
- Romano di Lombardia
- Covo
- Fara Olivana
- Bariano
- Masano
- Pagazzano
- Spirano
- Urgnano
- Cologno al Serio.
Lungo 60 km, si può affrontare a piedi o in bicicletta, anche suddividendolo in più tappe, andando alla scoperta di un paesaggio ricco di strutture di grande interesse storico. Come la fortezza viscontea e il Palazzo della Ragione di Romano di Lombardia. Ma i veri protagonisti dell’itinerario sono i fontanili: opere di scavo, probabilmente di origine romana, atte a intercettare la falda acquifera mediante tubi di ferro.
Il secondo itinerario costeggia il torrente Borlezza fino al Lago d’Iseo, passando da Angolo Terme, Onore, Rovetta, Songavazzo, Cerete, Sovere e Castro. Un paesaggio molto differente dal primo e composto da abetaie silenziose, praterie, canyon scavati dall’acqua fino agli acciottolati dei borghi. Tappa meritevole di attenzione quella ai pozzi di Cerete, il cui sistema, gestito da Uniacque, alimenta la Val Cavallina.