Hera sempre più all’avanguardia nella sperimentazione di tecnologie innovative nella gestione del ciclo idrico. La multiutility, dopo l’impiego del sistema di scansione satellitare per contrastare il fenomeno delle perdite occulte dagli acquedotti, ha avviato la sperimentazione della stessa tecnologia anche nel campo della manutenzione delle reti fognarie. Obiettivo della sperimentazione, come nel caso delle reti idriche, passare da una modalità basata prevalentemente sul pronto intervento a una modalità predittiva, capace cioè di prevenire il più possibile eventuali cedimenti dei collettori.
Sperimentazione che Hera ha già avviato sul territorio modenese, dove gestisce complessivamente circa 2.230 km di rete fognaria, territorio scelto per la diversa conformità di terreno presente in quella provincia, dove la pianura si alterna alla collina e alla montagna, e che ora sarà estesa anche al territorio bolognese. In questo caso i km di rete fognaria gestiti dalla multiutility sono poco meno di 4.000. In tal modo il progetto interesserà in totale oltre 6.200 km di rete, su una superficie complessiva di quasi 3.500 kmq.
Il nuovo sistema prevede l’utilizzo di dati forniti da satelliti impiegati nel programma europeo per l’osservazione della Terra, gestito dall’Agenzia spaziale europea (Esa) che fornisce settimanalmente dati relativi alle quote del terreno. Sovrapponendo alla scansione satellitare la mappa delle reti fognarie si può ottenere una verifica puntuale dello stato del terreno e delle infrastrutture a esse rapportati dal punto di vista logistico. In questo modo, qualora si riscontrino tendenze rapide all’abbassamento, è possibile intervenire per svolgere una verifica puntuale sullo stato delle condotte mediante video ispezione.