Inaugurata la nuova centrale di teleriscaldamento Cogen di Hera a Bologna. L’impianto nasce sul sito di una centrale già attiva dagli anni Novanta, oggi totalmente riqualificato, anche dal punto di vista architettonico, e produce energia in cogenerazione, ossia con la generazione congiunta di acqua calda che alimenta la rete di distribuzione del calore ed energia elettrica. Il progetto, interamente concepito dalla multiutility è stato realizzato con un investimento di più di 17 milioni di euro. Il nuovo impianto, che sorge a Borgo Panigale, garantisce minori emissioni nell’ambiente, più affidabilità e una maggiore disponibilità di energia rispetto alla vecchia centrale termica di via Segantini, ora spenta, e consente di riscaldare l’equivalente di 8.000 unità abitative. Attualmente, le turbine arrivano a produrre 35.000 MWh di energia all’anno, quasi il doppio rispetto al passato. Mediante il recupero del calore contenuto nei fumi di scarico, le due turbine a gas possono produrre 7,44 MWt ciascuna, mentre ulteriori quattro caldaie tradizionali garantiscono altri possibili 11 MWt come integrazione e riserva. Importanti anche i benefici ambientali grazie al drastico abbattimento delle emissioni: 21 tonnellate di ossidi di azoto e 2500 tonnellate di CO2 in meno ogni anno. L’impianto è dimensionato e predisposto per la realizzazione di nuovi allacci alla rete. L’impianto è stato sviluppato in piena armonia con la configurazione estetica della riqualificazione urbanistica dell’adiacente area ex Fonderie Sabiem. Il profilo della centrale si cala nel territorio, sintetizzando le forme gotiche del centro città. La centrale è illuminata dal basso da led a luce calda ed è rivestita con pannelli ceramici color rosso mattone e da lamiera forata verniciata color corten. Anche sul piano dei colori si è cercato di armonizzarsi con i toni che maggiormente ricorrono nelle architetture di Bologna: rosso mattone, giallo ocra e marrone.