Investimenti per 3 miliardi di euro, incremento della marginalità con Ebitda (margine operativo lordo) a oltre 1 miliardo e un miglioramento dei dividendi distribuiti con un incremento del valore della cedola del 20% quest’anno, e del 10% annuo negli anni successivi. Sono i principali obiettivi del Piano industriale 2018-2023 di Gruppo Iren, presentato a Milano dal presidente Paolo Peveraro e dall’amministratore delegato Massimiliano Bianco.
Piano che, sulla base dei risultati ottenuti negli ultimi quattro anni, si presenta molto orientato sullo sviluppo, puntando sui pilastri strategici del Gruppo, con focus prioritario su reti, ambiente e teleriscaldamento, supportati dalla digitalizzazione e dagli investimenti sul personale. Un piano fortemente espansivo, dunque, che conferma l’impianto di quello precedente e che, anzi, proprio dai risultati raggiunti con quest’ultimo, tra i quali la flessibilità finanziaria, aggiunge nuove opportunità di crescita e consente maggiori investimenti per 500 milioni di euro.
Guardando agli investimenti, quelli previsti nei settori regolati ammontano a circa 1,4 miliardi di euro, dei quali circa 1 miliardo destinati al potenziamento del ciclo idrico, attraverso efficientamento, per la riduzione delle perdite, lo sviluppo della rete, l’innovazione tecnologica, attraverso l’uso di contatori intelligenti, e la realizzazione di impianti di trattamento acque.
Agli investimenti di sviluppo, associati al teleriscaldamento, all’efficienza energetica, agli impianti di trattamento e alla riconferma delle concessioni della distribuzione gas, sono riservati circa 900 milioni di euro. Più nello specifico, 680 milioni di euro sono volti a consolidare la leadership di Iren nel settore del teleriscaldamento (+10 mmc di volumetrie teleriscaldate), allo sviluppo dei sistemi di accumulo di calore ed elettricità e a rinforzare e migliorare la flessibilità degli impianti. Infine, sono previsti circa 700 milioni di euro di manutenzione ordinaria sulle attività non regolate.
Oltre 200 milioni sono destinati ai progetti di digitalizzazione, trasversali a tutte le aree di business, mentre sotto il profilo della sostenibilità, oltre la metà degli investimenti complessivi è indirizzato al raggiungimento degli impegni presi nei confronti degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite (Sdgs), con attenzione rivolta principalmente all’uso delle risorse idriche e all’economia circolare.
L’impiego medio annuo previsto dal piano degli investimenti è pari a circa 500 milioni di euro, leggermente superiore nel primo triennio a supporto del teleriscaldamento, degli impianti di trattamento e dell’efficienza energetica.