«Un evento di portata storica: per la prima volta in Italia un’azienda pubblica mette a disposizione dei professionisti la propria banca dati del sottosuolo». Con queste parole Valeria Bottelli, Presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Milano, ha salutato la sigla del protocollo d’intesa, lo scorso 28 novembre, tra il Gruppo Cap e gli Ordini degli architetti e degli ingegneri della Provincia di Milano e i Collegi dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Milano e dei periti industriali e dei periti industriali laureati delle Province di Milano e Lodi, che apre ai professionisti l’accesso al WebGis del gestore del servizio idrico.
Grazie a questa intesa, ingegneri, architetti, geometri e periti industriali potranno accedere in modo gratuito al Geographic Information System (GIS), il sistema informativo messo a punto dal Gruppo Cap che contiene i dati georiferiti relativi al complesso di reti e infrastrutture idriche presenti nei 131 Comuni della Provincia di Milano. Un sistema il cui sviluppo e gestione ha comportato un notevole sforzo in termini di risorse umane ed economiche per il Gruppo, con la creazione di un team dedicato composto da 10 persone e investimenti per oltre 350.000 euro, ai quali si aggiungono investimenti per altri 250.000 euro per i passi successivi.
«L’efficacia di questi strumenti è ormai nota e consolidata per il miglioramento della gestione del servizio – ha sottolineato Alessandro Russo, presidente del Gruppo CAP, presentando l’iniziativa -. La grande novità consiste ora nel loro impiego in un’ottica di smart city. Si prefigura così una gestione del territorio metropolitano intelligente e vivibile, dove le strategie di pianificazione urbanistica sono improntate all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici, in modo da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita per migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese ed istituzioni. Un’opera che portiamo avanti da alcuni anni, mettendo il nostro WebGIS, inizialmente, a disposizione delle amministrazioni comunali e ora di tutti coloro che hanno a che fare con il sottosuolo».
Nella pratica, ogni professionista, semplicemente registrandosi alla piattaforma presente in un’apposita sezione del sito internet del Gruppo CAP, potrà accedere alle informazioni aggiornate relative al territorio comunale selezionato, che comprendono strade, reti dell’acquedotto e della fognatura con tutti i dati significativi (ad esempio, diametro delle tubatura, materiali), geologia del territorio con altimetrie e dati piezometrici. Ciò permetterà di superare i lunghi e complessi iter burocratici per la richiesta dei documenti necessari per progetti e interventi, evitando spiacevoli sorprese in fase di esecuzione e rendendo più veloce ed economica la realizzazione delle opere.
«Per i professionisti si tratta di un importante strumento progettuale nella strada della semplificazione, permettendo la gestione di progettazioni impiantistiche direttamente dal proprio studio – ha commentato Valeria Bottelli -. Il primo passo per la predisposizione, da parte dei Comuni, del Piano Urbano Generale dei Servizi del Sottosuolo, elemento indispensabile sia per la gestione dei sottoservizi sia per la progettazione dei soprasuoli».
«L’offerta di una banca dati dinamica del sottosuolo è una novità assoluta, soprattutto se a realizzarlo è un’azienda pubblica. Rappresenta un valido supporto alla professione e, quindi, alla società nel suo insieme – ha aggiunto Mario Amadasi, presidente della Commissione Ambiente e Territorio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano -. Ora l’auspicio è che l’iniziativa venga replicata anche dai gestori degli altri servizi, in modo da disporre di un database sempre più completo e integrato».
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Roberto Ponzini, presidente del Collegio dei periti industriali, e da Cristiano Cremoli, presidente del Collegio dei Geometri, che hanno aderito con entusiasmo alla proposta del Gruppo CAP. «Un esempio concreto di cooperazione tra pubblica amministrazione e Ordini delle professioni tecniche. Grazie al protocollo WebGIS daremo un valido strumento ai nostri iscritti condividendo informazioni utili per lo sviluppo dei progetti. Una banca dati dinamica che permetterà la fruizione delle informazioni in tempo reale e che sarà aggiornata dall’attività dei singoli professionisti».