Nuova operazione di finanza sostenibile per Hera. La multiutility, tra le prime aziende italiane a emettere nel 2014 una obbligazione “verde”, ha lanciato con successo il suo terzo green bond.
La nuova obbligazione green ammonta a complessivi 500 milioni di euro, rimborsabili in 7 anni con una cedola dello 2,5% e un rendimento pari a 2,639%. L’operazione ha riscontrato grande interesse, con una rilevante partecipazione di investitori internazionali in buona parte green e sustainable, in particolare da:
- Gran Bretagna
- Francia
- Germania.
A testimoniarlo la rilevante domanda, pari a 3,4 volte l’offerta, e la qualità degli ordini ricevuti, che hanno quindi permesso di fissare il prezzo a livelli molto interessanti.
A sostegno di progetti green
I fondi raccolti saranno usati da Gruppo Hera per finanziare o rifinanziare numerosi progetti, già effettuati o previsti nel Piano industriale al 2025. Si tratta di progetti selezionati sulla base di quanto previsto dal Green Financing Framework (GFF), le linee guida messe a punto dal gruppo stesso per l’emissione di nuovi green bond e finanziamenti bancari green, certificate in linea con la Tassonomia Europea. Progetti che dunque mirano al raggiungimento di uno o più degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, o gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), articolati in 3 ambiti.
I tre ambiti
- 1° ambito: riguarda il ciclo idrico (allineato agli SDGs 6, 13 e 14) e comprende progetti di gestione e trattamento delle acque reflue, infrastrutture fognarie e idriche per la resilienza e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
- 2° ambito: riguarda l’economia circolare, la prevenzione e il controllo dell’inquinamento (che risponde agli SDGs 11, 12 e 13). In questo caso le risorse vanno a sostenere progetti innovativi del Gruppo nella fabbricazione di materie plastiche, nella produzione di biogas e biocarburanti per l’impiego nei trasporti, i sistemi di raccolta dei rifiuti, la digestione anaerobica e il compostaggio dei rifiuti organici, le flotte dei mezzi per i servizi ambientali.
- 3° ambito: tocca l’efficienza energetica e infrastrutture (SDGs 7, 11 e 13). Si tratta dunque di progetti che vanno dalla produzione di energia elettrica tramite fotovoltaico e geotermia alle reti di teleriscaldamento. Ma non solo perché rientrano in questo ambito diverse attività che Hera sta portando avanti, dall’installazione di dispositivi e apparecchiature per la regolazione e il controllo delle prestazioni energetiche alle tecnologie per le energie rinnovabili, dalle reti per l’introduzione dell’idrogeno alle reti di trasmissione e distribuzione di energia elettrica.
Trasparenza sui fondi
Inoltre, per garantire la massima trasparenza nella destinazione dei fondi, il Gruppo ha attivato un processo di monitoraggio e rendicontazione. Tale processo prevedrà anche:
- la pubblicazione sul Bilancio di Sostenibilità 2022 del Gruppo di quanto effettivamente assorbito da ogni intervento
- l’evidenza delle performance ambientali raggiunte.