Procede il risanamento, ad opera di Gori, del torrente Vernotico e della Valle dei Mulini, un’area paesaggistica simbolo della storia e dell’identità di Gragnano (NA). È stato inaugurato alla presenza del Vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, dei vertici di Ente Idrico Campano e Gori e del Sindaco, Nello D’Auria, il nuovo ponte tubo sul torrente Vernotico: un’infrastruttura strategica per la funzionalità dell’intero sistema fognario della città, che consente di portare a depurazione presso l’impianto di Foce Sarno i reflui di ulteriori 2.675 abitanti, contribuendo così alla bonifica del corso d’acqua e al miglioramento della qualità delle acque marine stabiesi.
31 m di tubo per collegare la rete fognaria al collettore
L’opera, che rientra nel programma “Energie per il Sarno”, a cura di Regione Campania, Ente Idrico Campano e Gori, è compresa in un progetto di completamento della rete fognaria attualmente in corso nel comune di Gragnano. Tra gli obiettivi da realizzare: l’eliminazione di 20 scarichi di acque reflue nel torrente Vernotico, di cui 5 già chiusi da Gori, la posa di 8,5 km di nuove condotte fognarie, con 18.000 abitanti serviti da depurazione e 5000 abitanti serviti da fognatura. Il ponte tubo è lungo 31 metri e collega la rete fognaria di via Starza, in destra idraulica del torrente Vernotico, con il collettore già esistente sulla sponda sinistra, che prosegue fino alla Passeggiata Archeologica e si innesta nel collettore comprensoriale “Gragnano” a servizio anche dei comuni limitrofi.
Ridurre gli scarichi e migliorare la salubrità del litorale
“Questo intervento rientra in un finanziamento di dieci milioni di euro che la Regione Campania ha destinato, circa sei anni fa, al risanamento della rete fognaria del Comune di Gragnano – ha dichiarato il Vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola –. Un’opera fondamentale non solo per affrontare le criticità ambientali locali, ma anche per contribuire alla salute del territorio. Ridurre gli scarichi in questo corso d’acqua significa migliorare anche la qualità e la salubrità del nostro litorale. Passo dopo passo, grazie a interventi strutturali come questo, il disinquinamento del bacino del Sarno avanza. È la dimostrazione che la collaborazione tra Regione Campania, Gori, Ente Idrico Campano ed enti locali sta producendo risultati tangibili e duraturi”
Verso un modello virtuoso di rigenerazione ambientale
“Questi interventi rappresentano un risultato concreto del nostro impegno per la comunità – ha dichiarato Sabino De Blasi, Presidente di Gori – Ogni opera è un tassello di un progetto più grande, in cui sostenibilità, ingegneria e collaborazione istituzionale si uniscono per restituire dignità al territorio. Dal 2020 ad oggi, con il programma Energie per il Sarno, sono 63 gli scarichi di acque reflue eliminati, grazie ad un lavoro costante e capillare per trasformare un’emergenza storica in un modello virtuoso di rigenerazione ambientale”.
La tecnologia e l'ingegneria a servizio dell'ambiente
“Gli interventi di Gori a Gragnano – ha concluso il Presidente dell’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo – stanno producendo risultati concreti, con l’eliminazione di ulteriori scarichi di acque reflue. Il ponte tubo realizzato sul Vernotico è un esempio di come la tecnologia e l’ingegneria possano contribuire alla tutela dell’ambiente. Un investimento necessario che rientra nell’imponente programma che stiamo portando avanti. L’Ente Idrico Campano è in prima linea nella battaglia per il territorio, il lavoro sinergico tra i gestori e le istituzioni ci sta dando frutti importanti. Stiamo seminando per consegnare alle nuove generazioni una regione migliore”.