Garda Uno: arriva il secondo bilancio di sostenibilità

Garda Uno, società pubblica attiva nella gestione dei servizi di igiene urbana e nella produzione di energia rinnovabile (solare e idroelettrica), ha reso noti i dati, tutti positivi, del bilancio di sostenibilità dell’esercizio 2023. Aumenta da 32 a 35 milioni il valore economico distribuito; diventano 38 i Comuni soci e salgono, da 64 a 76, i Comuni non-soci che hanno scelto Garda Uno per una serie di servizi. L’energia rinnovabile prodotta è pari a 1,4 milioni di chilowattora l’anno, con un risparmio di oltre 1.300 tonnellate di emissioni di CO2, i dipendenti passano da 192 a 208, cresce del 76,4% la raccolta differenziata sull’intero bacino serviti e arrivano a zero i rifiuti conferiti in discarica.

Valore economico ed investimenti

Nella gestione economico-finanziaria, il principale obiettivo di Garda Uno è garantire agli utenti servizi di elevato standard qualitativo, contenendo il più possibile i costi del servizio stesso, nel rispetto delle direttive ARERA in tema di regolazione del servizio Igiene Urbana. Si punta, quindi, all’equilibrio economico–finanziario concentrandosi su un miglioramento continuo dell’efficienza operativa e gestionale. Nel 2023, il valore economico distribuito dal gestore ha raggiunto i 35,1 milioni di euro (32,6 milioni l’anno precedente). La distribuzione di tale valore tra gli stakeholder è articolata come segue: il 68,8% ai fornitori, il 31% ai dipendenti, l’1% ai finanziatori come interessi sul capitale fornito, l’1% alla pubblica amministrazione come imposte versate. La società, nel corso dello scorso anno, ha investito nell’ammodernamento del parco mezzi dedicati alla raccolta e trasporto dei rifiuti, nel mantenimento dei servizi resi (tra cui illuminazione pubblica e CER) e nell’impegno di realizzazione della futura nuova sede. Nel 2023 Garda Uno ha effettuato 2.542 affidamenti per un totale di € 20.679.965,71.

Servizi ai comuni non soci

Oltre ai Comuni soci, che ad oggi sono 38, aumenta il numero degli enti locali che si affidano a Garda Uno per diversi servizi, dalla gestione degli impianti fotovoltaici ai servizi tecnici sul ciclo idrico e telecontrollo delle reti; dalla progettazione energetica alla gestione delle colonnine di ricarica. Attualmente i Comuni “non soci” sono ubicati nelle seguenti province: 21 in provincia di Brescia, oltre ai 38 “soci”; 42 in provincia di Verona; 11 in provincia di Milano; 11 in provincia di Trento; 5 in provincia di Mantova; 2 in provincia di Bergamo; 1 in provincia di Bolzano e 1 in provincia di Ravenna.

Acquisto, produzione e fornitura di energia verde

La riduzione dell’impatto ambientale delle attività del gestore nel 2023 è passata anche attraverso l’acquisto di energia da fonti rinnovabili per i propri consumi. Lo scorso anno Garda Uno ha consumato 4,5 milioni di chilowattora, per l’85% prodotto da fonti rinnovabili (83% nel 2022). Raggiunge, invece, i 1.595.550 kWh, con un risparmio di emissioni di CO2 in atmosfera pari a 1.313 tonnellate, l’energia da fonti rinnovabili autoprodotta da Garda Uno nel 2023, grazie ad un parco infrastrutture che comprende: 49 impianti fotovoltaici di proprietà, con una potenza totale installata 1.089 kW e una produzione energetica di 997.532 kWh nel 2023; 3 impianti idroelettrici installati sulla rete acquedottistica nei comuni di: Gardone Riviera (211.196 kWh prodotti nel 2023); Tignale ( 193.509 kWh prodotti nel 2023) e Magasa (148.069 kWh prodotti nel 2023).

Gestione rifiuti e servizi ambientali

A fine 2023 il 98% della popolazione dei Comuni serviti da Garda Uno ha attivo il ritiro porta a porta che consente ai cittadini di partecipare quotidianamente alla raccolta differenziata dei rifiuti. Nel 2023 carta, plastica, vetro e gli altri rifiuti sono aumentati rispetto al 2022, soprattutto per via dei maggiori afflussi turistici registrati. Nonostante ciò, la quota della raccolta differenziata non scende sotto il 70% nemmeno nei mesi estivi, a conferma che il sistema progettato da Garda Uno funziona. Nello specifico i rifiuti recuperati superano le 24.702 tonnellate per l’indifferenziato, destinato a diventare carburante per il termovalorizzatore bresciano di A2A; arrivano a 17.435 tonnellate per i residui di origine vegetale e a 14.883 tonnellate per la frazione organica; Sono invece 11.548 le tonnellate riciclate di vetro-lattine e 11.353 quelle di carta; chiude la classifica la plastica con 5.930 tonnellate di materiale portato a nuova vita.

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