Grandi investimenti sul territorio, miglioramento dell’efficienza di gestione e un taglio ai costi. Sono i tre aspetti al centro del Piano industriale di Gaia, l’azienda che gestisce il servizio idrico nelle aree di Massa Carrara, Lucca, Pistoia e le zone della Versilia Garfagnana e Lunigiana, dal presidente Vincenzo Colle e dal direttore Paolo Peruzzi ai sindaci soci durante la prima assemblea del nuovo anno. Un piano che colpisce per la mole degli investimenti in opere, oltre 112 milioni nel periodo 2018-2022, il doppio rispetto a quanto finora realizzato, che arriveranno a 320 milioni totali nel 2034. A sostenere le opere è soprattutto il finanziamento strutturato di 105 milioni, la cui gara scade a fine febbraio e che permetterà alla società di finanziare tutti gli intervisti previsti dal Piano d’ambito, fino alla fine dell’affidamento del servizio. Tra le opere prioritarie da cantierare nei prossimi anni grande attenzione è rivolta alla depurazione. Il piano prevede infatti il raddoppio del depuratore di Viareggio (6 milioni di euro); la costruzione nuovo impianto di depurazione a Barga (4 milioni); il potenziamento depuratore di Aulla (1 milione); il potenziamento depuratore di Querceta nel comune di Seravezza (2,1 milioni). A questi si aggiungono l’efficientamento del depuratore di Fossa Maestra nel territorio di Carrara (1,5 milioni) e del sistema di depurazione di Camaiore (2,3 milioni), del depuratore del Lavello I a Massa (1,2 milioni), del depuratore di San Pietro nel comune di Pontremoli (300.000 euro). Poi ancora la delocalizzazione del depuratore di Calavorno nel comune di Coreglia Antelminelli (1,7 milioni). Tra gli obiettivi anche il completamento dell’estensione fognaria nel comune di Camaiore, opera da 4 milioni di euro. Importanti anche gli interventi previsti sull’acquedotto, che assorbono circa il 40% delle risorse, principalmente di carattere manutentivo. Importanti lavori sono anche previsti per l’ammodernamento del parco contatori di misurazione dei consumi degli utenti, trai quali la trasformazione a contatore nel comune di Forte dei Marmi (4 milioni di euro). Sul fronte dei tagli il Piano industriale prevede la realizzazione di otto cantieri strategici, ognuno in grado di razionalizzare le spese energetiche, di materiale e dei processi, garantendo una volta a regime risparmi fino a 3,5 milioni di euro l’anno. Tra questi, ad esempio, i risparmi di costo per l’approvvigionamento di energia elettrica, che dovrebbero ammontare a 184.000 euro, l’aggregazione delle sedi amministrative, che garantirà una riduzione delle spese dei canoni di affitto di 700.000 euro e i progetti sugli impianti idroelettrici, in grado di produrre energia pulita, generando un ricavo di circa 500.000 euro.