C’è il via libera del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) al finanziamento con fondi PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) per due importanti progetti presentati dall’Ente d’Ambito n.5 Astigiano Monferrato. Gli elaborati approvati si riferiscono ad altrettanti interventi finalizzati a migliorare il sistema fognario e di trattamento dei reflui in alcuni comuni. Progetti che l’ente, che coordina il ciclo idrico integrato su tutto il territorio dell’Astigiano, ha sviluppato con i due gestori idrici interessati: Acquedotto Valtiglione e Acquedotto della Piana. Il finanziamento assegnato dal MASE per le due opere ammonta nel complesso a circa 5,7 milioni di euro.
L’intervento di Acquedotto Valtiglione
La prima, del valore di 3,7 milioni di euro, avrà come soggetto attuatore Acquedotto Valtiglione, la società che gestisce il ciclo idrico in 33 comuni della provincia di Asti. Ha come obiettivo di migliorare la depurazione delle acque reflue per i comuni che gravitano sulla valle del Rio Nizza. Nello specifico, i comuni interessati sono: Moasca, Agliano, Castelnuovo Calcea, e San Marzano Oliveto, oltre ad alcune zone di Nizza Monferrato. Obiettivo che sarà raggiunto attraverso il collettamento dei reflui di 8 impianti di depurazione, che saranno dismessi all’impianto di trattamento di Nizza Monferrato che ha un’ottima capacità depurativa.
Il progetto di Acquedotto della Piana
Il secondo intervento, del valore di 2 milioni, sarà invece realizzato da Acquedotto della Piana, che gestisce il servizio in altri 18 comuni della provincia di Asti. Le opere anche in questo caso sono orientate a una razionalizzazione del sistema di trattamento dei reflui. Prevedono infatti il convogliamento di parte degli scarichi fognari dei comuni di Valfenera e di Dusino San Michele, che ora finiscono nei due depuratori presenti in entrambe le località e che saranno dismessi, all’impianto di Villanova d’Asti, dotato di una maggiore capacità.
Abbattere i consumi energetici
Entrambe le opere, garantendo un più efficace ed efficiente trattamento dei reflui, porteranno importanti benefici sotto il profilo ambientale, ma non solo. Altra finalità dei lavori è infatti di arrivare anche a un’ottimizzazione dei consumi energetici legati al trasporto e depurazione delle acque nere. Secondo le stime delle società, i sistemi così articolati assicureranno un risparmio energetico superiore al 10% rispetto allo stato attuale.
Razionalizzare a depurazione
«Questi due interventi sono molto importanti per il nostro territorio – ha commentato il presidente dell’Ente d’Ambito, Vincenzo Gerbi –. Vi è sempre di più la necessità di eliminare i piccoli impianti di depurazione e convogliare le acque reflue ad impianti centralizzati, più grandi, che hanno una maggior capacità di depurare le acque e consentono un risparmio di energia. Un obiettivo condiviso dai gestori, così come condiviso è l’obiettivo di migliorare la qualità dei corsi d’acqua del territorio, riducendo i punti di immissione degli scarichi.